Monday, February 05, 2007

43 volte Martina.

Una Martina Hingis quasi perfetta e in condizioni fisiche strabilianti vince per la quinta volta nella sua carriera il Torneo Tier I di Tokyo (43esimo Torneo di singolare vinto in carriera), mostrando di trovarsi particolarmente a suo agio sulla moquette nipponica. La sua avversaria. Ana Ivanovic, commette troppi errori gratuiti e serve molto al di sotto del suo standard per potersela giocare contro Martina. Il piano tattico dell’elvetica è eseguito alla perfezione: evitare il piu’ possibile il diritto della giocatrice serba, vincendo alla grande il duello rovescio contro rovescio, grazie anche al suo rapido gioco di gambe che le permette di avere un gran timing sulla palla. La Ivanovic, che inizialmente aveva tiene botta, sul 4 pari nel primo set esce mentalmente e fisicamente dal match, subendo un parziale di 19 punti a zero, che porta l’elvetica avanti 6-4 4-0. A quel punto la partita non ha piu’ storia. E’ difficile poter quantificare quanto manca a Martina in termini tecnici per potersela giocare alla pari con Henin, Mauresmo, Sharapova e Cljisters. Certo, il diritto lungo-linea senza peso e un po’ corto resta il suo tallone d’Achille, ma se serve come ha servito ieri e se mantiene il livello di fitness raggiunto, il gap con le migliori è impercettibile. Le manca solo di arrivare fino in fondo in un Torneo dello Slam.

2 comments:

Anonymous said...

Pee, Martina dal suo comeback non ha mai superato i quarti di finale in uno slam. Spero anch'io torni competitiva, ma temo che per vederla vincitrice di un nuovo slam le servirà anche un bel po' di fortuna. Cosa che tra infortuni e disgrazie varie, nel tennis femminile è capitato a diverse, Myskina, Kuznetsova...

Arnaldo (il tuo blog è sempre una meraviglia, facciamo che lo dico ora per sempre)

Anonymous said...

Ehi,PEM. Non ci puoi lasciare dieci giorni senza post!

UN saluto

Leonardo438

Terza di Copertina.

"Cementi di Gloria" è l'opera prima di Paolo Ricaldi, aka Mr. Pemulis, che nell'estate 2007 ha girato in lungo e largo i tornei di preparazione agli Us Open - il c.d. minicircuito chiamato Us Open Series - è tornato sano e salvo, anche se un po' intossicato di Tennis, e ci ha raccontato quanto visto, sentito e percepito nel Nuovo Mondo.
In questo reportage, che è un viaggio picaresco nel nordamerica, intorno al "vuoto" dello showbiz, l'autore alterna con grande potenza espressiva cronache sportive esilaranti, pagine di letteratura minimalista, storie surreali, incubi metropolitani abitati da personaggi dai nomi improbabili e aneddoti irresistibili; e lo fa utilizzando una vasta gamma di registri, che vanno dal comico al noir. Ne risulta un inno sghembo al tennis e alla vita in generale, che fa' di Ricaldi, la "next big thing" del panorama letterario mediterraneo.