Friday, October 27, 2006

Le urla di Linz.


Non e’ retorica: quando un campione affermato subisce un grave infortunio, chi ama e pratica lo sport e’ sempre molto triste e tende a solidarizzare. Il rischio e’ quello di parlare di tragedia prima del tempo, prima di una diagnosi ufficiale e di un bollettino medico diffuso e comunicato alla stampa.
L’evento a cui Pemulis si riferisce e’ il drammatico incidente occorso ieri a Linz alla 31enne, due volte vincitrice di titoli dello Slam, Mary Pierce. La sventurata atleta si era appena ripresa da un brutto infortunio al piede destro che le aveva permesso di disputare solo 17 match (8 tornei in totale) nella stagione 2006. Siamo difronte a una tennista la cui sfortuna e’ quantomeno pari al talento indiscusso.
Veniamo ai fatti: sono all’incirca le 22:30 del 26 ottobre 2006, si sta disputando l’ultimo match di singolare in programma, quello tra Mary Pierce e Vera Zvonareva, il punteggio e’ 6-4 6-5 in favore della franco-canadese, cui un’indomita opponente ha gia’ annullato tre match point. Nel dodicesimo game del secondo set il punteggio si e’ improvvisamente ribaltato: vantaggio Zvonareva che serve per portare il set al tie-break. Su un cross di diritto della russa, la Pierce si produce in un rapido cambio di direzione nel tentativo di recuperare la palla e in quel frangente il suo ginocchio sinistro compie una torsione innaturale. Mary cade subito a terra, immobile, rannicchiata su se stessa, urlando dal dolore per circa tre minuti, sotto gli occhi di un annichilito pubblico austriaco. Pemulis, che di match ne ha trangugiati circa 2000 nella sua anonima e poco utile esistenza, non aveva mai visto nessuno prima d’ora urlare dal dolore cosi’ tanto fragorosamente e cosi’ a lungo. La prima a soccorrere la Pierce con una borsa di ghiaccio e’ la sua avversaria, la notoriamente malmostosa Vera Zvonareva, quella che di solito sbraita e non lesina occhiatacce all’umpire per ogni chiamata dubbia e che in quest’occasione mostra la sua vera natura di ragazza sensibile dal cuore d’oro. Il match finisce qui. E comincia il dramma: l’ex allieva di Nick Bollettieri viene trasportata fuori dal campo in barella, per poi essere subito accompagnata dallo staff medico del torneo al piu’ vicino ospedale per le prime cure mediche.
A circa dodici ore dall’evento, Pemulis, come tanti altri appassionati di tennis, non conosce la diagnosi medica sull’infortunio. Dalla dinamica dell’incidente sembrerebbe trattarsi di lesione (probabile rottura) del legamento collaterale del ginocchio sinistro: infatti, il piede della Pierce sembrava ben piantato sul terreno di gioco, mentre la ginocchio compieva una rotazione all’interno. Ma e’ soltanto un’impressione di chi pratica sport, da prendere per quello che e’. Un cronista della televisione francese ha paragonato l’incidente a quello subito da Philippoussis tempo fa ed ha ipotizzato 3-6 mesi di stop.
A circa dodici ore dall’evento, Pemulis ha impresso nella mente, come un fermo immagine nitido di un DVD Recorder, l’ultimo snapshot immagazzinato prima di spengere mestamente il televisore: Vera Zvonareva che ricopre con gli asciugamani del torneo il corpo straziato della Pierce, mentre veniva condotto fuori dal campo dai barellieri.
La tennis community, rapidamente sondata da Pem prima di scrivere questo post, teme di aver assistito all’ultimo match della Pierce. Prevale la sensazione di esser stati spettatori impotenti dello struggente finale di una gloriosa carriera. Pemulis ha la mente troppo offuscata dal dispiacere per potersi esprimere su questo punto. E, in ogni caso, non lo farebbe nei termini appena citati, essendo per natura un ottimista. Ha rivisto una dozzina di volte il video dell’incidente su You Tube, ma questa volta, per ovvie ragioni, non vi fornira’ il link. Vi linka solo il commento a caldo di Jessie, un grande fan della sfortunatissima Mary.
A presto per i primi update, e un grosso in bocca al lupo ad una delle piu’ grandi colpitrici a rimbalzo di tutti i tempi.

1 comment:

Michael_Pemulis said...

Rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro; almeno sei mesi di stop per Mary.
La rottura del crociato anteriore avviene spesso durante una distorsione del ginocchio, mentre il muscolo quadricipite è contratto. L’atleta si rompe il legamento, quando, con il quadricipite contratto e il piede bloccato al suolo, il ginocchio effettua un movimento di torsione. La lesione richiede, in genere e nel caso di Mary Pierce in particolare, una ricostruzione chirurgica del legamento, da eseguirsi molto probabilmente in artroscopia. La stampa non riporta se vi sono lesioni meniscali associate a quella del legamento.
Il medico della Federazione francese, Monsieur Montalvon, ha dichiarato che Mary non le e’ sembrata tanto angosciata, gli avrebbe detto che “nella vita puo’ accadere di peggio”. Il medico francese pensa, tuttavia, che sara’ uno shock quando dovranno dirle per quanto tempo dovra’ star ferma e lontana dalla pratica del tennis.

Terza di Copertina.

"Cementi di Gloria" è l'opera prima di Paolo Ricaldi, aka Mr. Pemulis, che nell'estate 2007 ha girato in lungo e largo i tornei di preparazione agli Us Open - il c.d. minicircuito chiamato Us Open Series - è tornato sano e salvo, anche se un po' intossicato di Tennis, e ci ha raccontato quanto visto, sentito e percepito nel Nuovo Mondo.
In questo reportage, che è un viaggio picaresco nel nordamerica, intorno al "vuoto" dello showbiz, l'autore alterna con grande potenza espressiva cronache sportive esilaranti, pagine di letteratura minimalista, storie surreali, incubi metropolitani abitati da personaggi dai nomi improbabili e aneddoti irresistibili; e lo fa utilizzando una vasta gamma di registri, che vanno dal comico al noir. Ne risulta un inno sghembo al tennis e alla vita in generale, che fa' di Ricaldi, la "next big thing" del panorama letterario mediterraneo.