Il giornalismo che detesto: quello di certi pensatori, pagati profumatamente peraltro, che usano la statistica per dire ovvietà e, quando pronosticano, non ne indovinano una. La burbanza, piu’ delle ovvieta’, li rende ridicoli.
Il giornalismo che non mi esalta: quello di chi spara addosso alla FIT. O si fa un’inchiesta fatta bene, con tanto di prove documentali e qualche colpo di scena, oppure la cosa muore li' ed e’ realmente poco appassionante per il lettore. Piu’ che di battaglie parlerei di scaramucce. Le scaramucce annoiano.
Il giornalismo un po’ retrò: quello sciovinista, che non guarda oltre le Alpi, perennemente ammantato di tricolore. Il tennis è uno sport individuale – transnazionale per definizione. Perché farsi del male gratuito rimuginando sull’escatologia italica?
Thursday, September 27, 2007
Pensieri gratuiti.
Pubblicato da Michael_Pemulis alle 1:22 PM
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Terza di Copertina.
"Cementi di Gloria" è l'opera prima di Paolo Ricaldi, aka Mr. Pemulis, che nell'estate 2007 ha girato in lungo e largo i tornei di preparazione agli Us Open - il c.d. minicircuito chiamato Us Open Series - è tornato sano e salvo, anche se un po' intossicato di Tennis, e ci ha raccontato quanto visto, sentito e percepito nel Nuovo Mondo.
In questo reportage, che è un viaggio picaresco nel nordamerica, intorno al "vuoto" dello showbiz, l'autore alterna con grande potenza espressiva cronache sportive esilaranti, pagine di letteratura minimalista, storie surreali, incubi metropolitani abitati da personaggi dai nomi improbabili e aneddoti irresistibili; e lo fa utilizzando una vasta gamma di registri, che vanno dal comico al noir. Ne risulta un inno sghembo al tennis e alla vita in generale, che fa' di Ricaldi, la "next big thing" del panorama letterario mediterraneo.
In questo reportage, che è un viaggio picaresco nel nordamerica, intorno al "vuoto" dello showbiz, l'autore alterna con grande potenza espressiva cronache sportive esilaranti, pagine di letteratura minimalista, storie surreali, incubi metropolitani abitati da personaggi dai nomi improbabili e aneddoti irresistibili; e lo fa utilizzando una vasta gamma di registri, che vanno dal comico al noir. Ne risulta un inno sghembo al tennis e alla vita in generale, che fa' di Ricaldi, la "next big thing" del panorama letterario mediterraneo.
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