Prima di pensare ad un eventuale showdown contro Rafa, il talentuoso – ma un po’ stanco – ‘Nole’ dovrà guardarsi da un impressive Marione, che finora ha concesso e annullato (a Blake) una sola palla break in tutto il torneo. Inoltre la sfida ha il sapore del derby tra Serbia e Croazia. Ne vedremo delle belle. La sensazione è che il n.3 del mondo per approdare in Semi dovrà alzare il livello di gioco espresso nei primi due match. Senza concedersi pause, poiché Ancic non regala nulla e non si breakka da solo come Verdasco e Ferrero.
Su Justine, che altro dire dopo la 17esima vittoria consecutiva con un solo set lasciato alle avversarie? La belga sembra addirittura migliorata rispetto allo US Open. E’ possibile? Sarà banale, ma JH ha dimostrato che il solo talento senza il duro lavoro (con Carlos) non è sufficiente a raggiungere l’eccellenza. E’ un esempio per ogni ragazza che – dai 10 anni in su – vuole provarci nel tennis. Se penso che Mary Joe Fernandez e Mc Enroe davano favorita Venus a New York, mi viene da sorridere. Carlos è un esempio per i coach. Sono convinto che abbia passato la notte a studiare Aga Radwanska. Poiché i campioni veri non sottovalutano nessun avversario.
Dimenticavo: il paragone con Roger Federer è realistico, anche se nel circuito femminile la concorrenza è meno spietata e al momento c'e' un divario enorme tra Justine e le altre.
Friday, October 19, 2007
Due flash su Madrid e Zurigo.
Pubblicato da Michael_Pemulis alle 9:17 AM
Etichette: Madrid 2007, Zurigo 2007
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Terza di Copertina.
"Cementi di Gloria" è l'opera prima di Paolo Ricaldi, aka Mr. Pemulis, che nell'estate 2007 ha girato in lungo e largo i tornei di preparazione agli Us Open - il c.d. minicircuito chiamato Us Open Series - è tornato sano e salvo, anche se un po' intossicato di Tennis, e ci ha raccontato quanto visto, sentito e percepito nel Nuovo Mondo.
In questo reportage, che è un viaggio picaresco nel nordamerica, intorno al "vuoto" dello showbiz, l'autore alterna con grande potenza espressiva cronache sportive esilaranti, pagine di letteratura minimalista, storie surreali, incubi metropolitani abitati da personaggi dai nomi improbabili e aneddoti irresistibili; e lo fa utilizzando una vasta gamma di registri, che vanno dal comico al noir. Ne risulta un inno sghembo al tennis e alla vita in generale, che fa' di Ricaldi, la "next big thing" del panorama letterario mediterraneo.
In questo reportage, che è un viaggio picaresco nel nordamerica, intorno al "vuoto" dello showbiz, l'autore alterna con grande potenza espressiva cronache sportive esilaranti, pagine di letteratura minimalista, storie surreali, incubi metropolitani abitati da personaggi dai nomi improbabili e aneddoti irresistibili; e lo fa utilizzando una vasta gamma di registri, che vanno dal comico al noir. Ne risulta un inno sghembo al tennis e alla vita in generale, che fa' di Ricaldi, la "next big thing" del panorama letterario mediterraneo.
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