I, I wish you could swim... Like the dolphins, like dolphins can swim... Though nothing, nothing will keep us together We can beat them, forever and ever We can be heroes, just for one day...
Dedicherei il pezzo di Bowie, che i cinquantenni non sfigati di oggi - si contano sulla punta delle dita - ricorderanno sicuramente con affetto, a David Nalbandian, Re Per Un Giorno nell'arena madrilena. Semplicemente ingiocabile. Vedere uno come Roger in palese difficoltà, remare, forzare e subire il gioco dell'avversario, è un evento talmente raro...
E' la dimostrazione che nel Tennis, chi ha talento può battere chiunque, anche il numero uno. Certo, poi, avere continuita' e' un'altra cosa. Dipende da altri fattori.
Sull'argentino è stato detto e scritto tutto il male possibile: ciccione, smidollato, pavido, scansafatiche, sono alcuni aggettivi che mi vengono in mente. Non c'e' da stupirsi, comunque, considerando la dabbenaggine media di chi ha straparlato su Nalbandian. E meno male che non si allena, perchè se fosse motivato...
Sunday, October 21, 2007
We can be heroes...
Pubblicato da Michael_Pemulis alle 9:40 PM
Etichette: Madrid 2007
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Terza di Copertina.
"Cementi di Gloria" è l'opera prima di Paolo Ricaldi, aka Mr. Pemulis, che nell'estate 2007 ha girato in lungo e largo i tornei di preparazione agli Us Open - il c.d. minicircuito chiamato Us Open Series - è tornato sano e salvo, anche se un po' intossicato di Tennis, e ci ha raccontato quanto visto, sentito e percepito nel Nuovo Mondo.
In questo reportage, che è un viaggio picaresco nel nordamerica, intorno al "vuoto" dello showbiz, l'autore alterna con grande potenza espressiva cronache sportive esilaranti, pagine di letteratura minimalista, storie surreali, incubi metropolitani abitati da personaggi dai nomi improbabili e aneddoti irresistibili; e lo fa utilizzando una vasta gamma di registri, che vanno dal comico al noir. Ne risulta un inno sghembo al tennis e alla vita in generale, che fa' di Ricaldi, la "next big thing" del panorama letterario mediterraneo.
In questo reportage, che è un viaggio picaresco nel nordamerica, intorno al "vuoto" dello showbiz, l'autore alterna con grande potenza espressiva cronache sportive esilaranti, pagine di letteratura minimalista, storie surreali, incubi metropolitani abitati da personaggi dai nomi improbabili e aneddoti irresistibili; e lo fa utilizzando una vasta gamma di registri, che vanno dal comico al noir. Ne risulta un inno sghembo al tennis e alla vita in generale, che fa' di Ricaldi, la "next big thing" del panorama letterario mediterraneo.
1 comment:
Un cinquantenne non sfigato - si spera - chiama a raccolra altri cinquantenni poco sfigati per perorare la tua causa. Scrivi le cose migliori in Italia, ma alla fine il commento della finale di Madrid lo fanno 2 tizi che mi hanno costretto a togliere l'audio.
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