Friday, December 22, 2006

Spaghetti e Roddick-Mania

Una curiosità: in Italia – specialmente tra i più giovani – A-Rod ha più fan di Federer. E’ un giocatore molto carismatico, la sua guasconaggine genera entusiasmo a priori. Se poi il “lo yankie di provincia” dovesse tornare a giocare sui livelli dell’estate americana e del match di Shangai contro “Re Leone”, beh in quel caso la Roddick-Mania diverrebbe una malattia contagiosa. Persino in Italia. Su richiesta degli appassionati, vi propongo gli highlights del match Roddick vs Murray – rispettivamente, il passato e il presente di Brad Gilbert – QF a Cincy 2006. Stupendo il tocco vincente sul recupero della smorzata del Moccioso!

4 comments:

Anonymous said...

Posso immaginare la motivazione. Il Roddick è sicuramente più "simpatico" e umano. Federer è semplicemente alieno e a molte persone non piacciono gli alieni.
E come svizzero devo dire che è anche abbastanza piacevole e sorridente. E' un po' l'effetto Schumacher nella F1: pochissimi in Italia si sono realmente innamorati di lui.

Anonymous said...

non oso immaginare come sia lo svizzero medio :-) fortunanatamente ho il moroso italiano al 100%!!!

Anonymous said...

Io cercherò di essere il ipù obiettivo possibile, dato che come Pem ben sa ho una malattia che mi porta ad avere immagini di Roddick in azione in ogni dove.
Penso che la passione degli italiani x Roddick sia dovuta al fatto che è molto personaggio, riesce a trasmettere la sua grinta anche a chi sta a vederlo. Inoltre, come dici tu, Pem, è più umano e meno "alieno" di Federer.
Mi spiego: Federer lo guardi giocare e nn puoi far altro che rimanere estasiato ad ogni suo colpo e continuare a ripetere "x la miseria, che cosa ha fatto!".
Roddick ha invece un gioco più umano (eccezion fatta x il servizio), che il giocatore ed amatore di tennis medio può capire maggiormente, ha aspetti del gioco che molti di noi possono capire (chi nn hamai avuto qualche problema , grosso o piccolo, nel rovescio scagli la prima pietra) e godere nel vederlo fare ogni tanto, tra cannonate di servizio e di dritto, anche qualche finezza di tocco, che invece con Federer si è abituati a vedere. Mi rifaccio ad una citazione x concludere: dal film di Renato Pozzetto "Il ragazzo di campagna": se si vede passare troppe volte il treno dopo ci si abitua e nn ci si diverte più".

Michael_Pemulis said...

grande mattew, la citazione del Poz è un'autentica perla. sei rigoroso e stiloso, come al solito.

Terza di Copertina.

"Cementi di Gloria" è l'opera prima di Paolo Ricaldi, aka Mr. Pemulis, che nell'estate 2007 ha girato in lungo e largo i tornei di preparazione agli Us Open - il c.d. minicircuito chiamato Us Open Series - è tornato sano e salvo, anche se un po' intossicato di Tennis, e ci ha raccontato quanto visto, sentito e percepito nel Nuovo Mondo.
In questo reportage, che è un viaggio picaresco nel nordamerica, intorno al "vuoto" dello showbiz, l'autore alterna con grande potenza espressiva cronache sportive esilaranti, pagine di letteratura minimalista, storie surreali, incubi metropolitani abitati da personaggi dai nomi improbabili e aneddoti irresistibili; e lo fa utilizzando una vasta gamma di registri, che vanno dal comico al noir. Ne risulta un inno sghembo al tennis e alla vita in generale, che fa' di Ricaldi, la "next big thing" del panorama letterario mediterraneo.