Tornando per un secondo al post di ieri, possiamo affermare che la cura dello staff di Agassi sembra produrre i suoi primi effetti positivi sul gioco di Philippoussis, che ha battuto uno spento Tursunov in due set 6-4 7-6 in 85 minuti (il tie break chiuso col punteggio di 7 a 0). Ma c’e’ di più: una ritrovata Alicia Molik ha superato in tre set una Nadia Petrova da carosello degli errori gratuiti. Il duo russo si consola vincendo il doppio ma non basta: l’Australia si aggiudica la sessione d’esordio della Hopman Cup.
E’ in corso la seconda sessione tra Stati Uniti e Francia: la Golovin si imposta sulla Harkleroad, in un match più combattuto del previsto; Fish e Haehnel hanno appena iniziato la loro partita. La sensazione – abbastanza ovvia a dire il vero - che si ricava da questa prima giornata è che gli atleti siano ancora abbastanza lontani dal loro standard di forma. Se hanno scelto di andare fino a Perth, è proprio perché, la formula della Hopman assicura a ciascun partecipante almeno tre match di singolo e altrettanti di doppio misto. Non c’e’ Round-Robin che tenga.
Saturday, December 30, 2006
Hopman Cup: esordio col botto per l’Australia.
Pubblicato da Michael_Pemulis alle 4:44 PM
Etichette: Hopman Cup 2007
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Terza di Copertina.
"Cementi di Gloria" è l'opera prima di Paolo Ricaldi, aka Mr. Pemulis, che nell'estate 2007 ha girato in lungo e largo i tornei di preparazione agli Us Open - il c.d. minicircuito chiamato Us Open Series - è tornato sano e salvo, anche se un po' intossicato di Tennis, e ci ha raccontato quanto visto, sentito e percepito nel Nuovo Mondo.
In questo reportage, che è un viaggio picaresco nel nordamerica, intorno al "vuoto" dello showbiz, l'autore alterna con grande potenza espressiva cronache sportive esilaranti, pagine di letteratura minimalista, storie surreali, incubi metropolitani abitati da personaggi dai nomi improbabili e aneddoti irresistibili; e lo fa utilizzando una vasta gamma di registri, che vanno dal comico al noir. Ne risulta un inno sghembo al tennis e alla vita in generale, che fa' di Ricaldi, la "next big thing" del panorama letterario mediterraneo.
In questo reportage, che è un viaggio picaresco nel nordamerica, intorno al "vuoto" dello showbiz, l'autore alterna con grande potenza espressiva cronache sportive esilaranti, pagine di letteratura minimalista, storie surreali, incubi metropolitani abitati da personaggi dai nomi improbabili e aneddoti irresistibili; e lo fa utilizzando una vasta gamma di registri, che vanno dal comico al noir. Ne risulta un inno sghembo al tennis e alla vita in generale, che fa' di Ricaldi, la "next big thing" del panorama letterario mediterraneo.
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