I record di Roger Federer nella stagione 2006 sono stati sbandierati fino alla nausea; non che non siano impressionanti, ma il continuo sciorinare di numeri è diventato giornalisticamente ammorbante. Lo stesso vale per l’annoso e anche un po’ ozioso dibattito su chi è più forte tra Federer e Sampras; inducono allo sbadiglio persino le dozzine di articoli scritti sul tema della rivalità tra “Re Leone” con Nadalito. Pem si affida alle immagini, limitandosi a mettere insieme gli highlights tratti dai match più significativi del campione svizzero: i punti più spettacolari, le giocate impossibili che hanno caratterizzato la cavalcata di Roger, dalle dune di sabbia di Doha fino ai grattacieli di Shangai. In un eventuale medley televisivo, non si potrebbe prescindere dalle seguenti perle di stagione:
- Doha, Qatar, gennaio 2006: finale contro Gael Monfils.
- Melbourne, Australia: un medley a rallentatore da brividi; il commovente discorso tenuto nella cerimonia di premiazione.
- Dubai, E.A.U.: finale contro Nadal.
- Indian Wells, USA: finale contro James Blake.
- Miami, USA: finale contro Ivan Ljubicic.
- Roma, ITA: finale contro Nadal.
- Halle, GER: QF contro Olivier Rochus.
- Wimbledon, GBR: finale contro Nadal.
- Montreal, CAN: QF contro Malisse.
- New York, Flushing Meadows, USA: finale contro Roddick.
- Tokyo, JPN: finale contro Tim Henman.
- Madrid, SPA: finale contro Fernando Gonzalez.
- Basilea, SUI: SF contro Paradorn Srichaphan.
- Shangai, CHN: RR match contro Roddick.
Monday, December 18, 2006
Video ATP 2006: sotto il segno di Roger.
Pubblicato da Michael_Pemulis alle 3:46 PM
Etichette: Video ATP 2006
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Terza di Copertina.
"Cementi di Gloria" è l'opera prima di Paolo Ricaldi, aka Mr. Pemulis, che nell'estate 2007 ha girato in lungo e largo i tornei di preparazione agli Us Open - il c.d. minicircuito chiamato Us Open Series - è tornato sano e salvo, anche se un po' intossicato di Tennis, e ci ha raccontato quanto visto, sentito e percepito nel Nuovo Mondo.
In questo reportage, che è un viaggio picaresco nel nordamerica, intorno al "vuoto" dello showbiz, l'autore alterna con grande potenza espressiva cronache sportive esilaranti, pagine di letteratura minimalista, storie surreali, incubi metropolitani abitati da personaggi dai nomi improbabili e aneddoti irresistibili; e lo fa utilizzando una vasta gamma di registri, che vanno dal comico al noir. Ne risulta un inno sghembo al tennis e alla vita in generale, che fa' di Ricaldi, la "next big thing" del panorama letterario mediterraneo.
In questo reportage, che è un viaggio picaresco nel nordamerica, intorno al "vuoto" dello showbiz, l'autore alterna con grande potenza espressiva cronache sportive esilaranti, pagine di letteratura minimalista, storie surreali, incubi metropolitani abitati da personaggi dai nomi improbabili e aneddoti irresistibili; e lo fa utilizzando una vasta gamma di registri, che vanno dal comico al noir. Ne risulta un inno sghembo al tennis e alla vita in generale, che fa' di Ricaldi, la "next big thing" del panorama letterario mediterraneo.
2 comments:
capisco che adori Malisse, ma io avrei inserito la finale di Toronto, il match contro Gasquet, è stato di qualita' elevatissima. perchè Montecarlo e Roland Garros non figurano?
in effetti, a freddo probabilmente avrei fatto le scelte che suggerisci. ma sai, spesso le cose vengono fuori di getto, seguendo l'istinto del momento.
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