Si apprende dalla stampa australiana che Mark Philippoussis si sarebbe ispirato ad Andre Agassi, nel tentativo di risalire la china del ranking e di riportarsi, se non tra i Top Ten, nel “giro” che conta. Badate bene, l’australiano non ha dichiarato di voler emulare le gesta di Andre; troppa la differenza in termini di classe e personalità tra i due, anche se mentre le dita sfiorano la tastiera nell’atto di scrivere questo post, la mente inevitabilmente vola al quarto turno di Wimbledon 2003, quando Mark superò Andre, supportato dall’artiglieria pesante di 46 ace, ed arrestò la sua corsa solo in finale contro Roger Federer. Philippoussis ha semplicemente ingaggiato la coppia Darren Cahill e Gil Reyes, si allena a Las Vegas, e quando può si avvale della consulenza diretta di Andre in persona. Più che un atto di presunzione, è l’umile scelta di rimettersi totalmente in discussione a 30 anni suonati. Ed in questo senso regge il paragone con Andre, che nel 1999 fece più o meno la stessa cosa, sotto la regia di Brad Gilbert. La “svolta” di Mark aggiunge ulteriore interesse all’evento Hopman Cup, del quale l’australiano sarà uno dei protagonisti. E se batterà da subito gente come Tursunov e Fish, in quel caso potremo dire che il lavoro avviato sta iniziando a dare i suoi frutti.
Friday, December 29, 2006
La svolta (?) di Philippoussis.
Pubblicato da Michael_Pemulis alle 6:47 PM
Etichette: Editoriali, Hopman Cup 2007
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Terza di Copertina.
"Cementi di Gloria" è l'opera prima di Paolo Ricaldi, aka Mr. Pemulis, che nell'estate 2007 ha girato in lungo e largo i tornei di preparazione agli Us Open - il c.d. minicircuito chiamato Us Open Series - è tornato sano e salvo, anche se un po' intossicato di Tennis, e ci ha raccontato quanto visto, sentito e percepito nel Nuovo Mondo.
In questo reportage, che è un viaggio picaresco nel nordamerica, intorno al "vuoto" dello showbiz, l'autore alterna con grande potenza espressiva cronache sportive esilaranti, pagine di letteratura minimalista, storie surreali, incubi metropolitani abitati da personaggi dai nomi improbabili e aneddoti irresistibili; e lo fa utilizzando una vasta gamma di registri, che vanno dal comico al noir. Ne risulta un inno sghembo al tennis e alla vita in generale, che fa' di Ricaldi, la "next big thing" del panorama letterario mediterraneo.
In questo reportage, che è un viaggio picaresco nel nordamerica, intorno al "vuoto" dello showbiz, l'autore alterna con grande potenza espressiva cronache sportive esilaranti, pagine di letteratura minimalista, storie surreali, incubi metropolitani abitati da personaggi dai nomi improbabili e aneddoti irresistibili; e lo fa utilizzando una vasta gamma di registri, che vanno dal comico al noir. Ne risulta un inno sghembo al tennis e alla vita in generale, che fa' di Ricaldi, la "next big thing" del panorama letterario mediterraneo.
2 comments:
Sono contento per Filippone, d'altro canto se riuscisse a rientrare alla grande, mettendo a posto anche il lato mentale, sarebbe davvero un piacere ritornare ad ammirarlo, in azione sull'erba di Wimbledon.
Quello che mi sorprende è che si parli della coppia "Darren Cahill e Gil Reyes"!? Io pensavo che Reyes fosse una sorta di guru-tuttofare per André, un amico-guardia del corpo-allenatore-consigliere ecc... Insomma, una di quelle figure che rimangono legate ad una persona per tutta la vita.
Il fatto che si sia "impiegato" alle dipendenze di Mark mi lascia perplesso!
Mark e Andre sono buoni amici, con il ritiro di Andre Darren & Gil sono di fatto disoccupati. Se poi l'australiano ti fa anche il favore di trasferirsi a Las Vegas...sai a quel punto...
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