Nella giornata di venerdi 30 novembre sono stati assegnati i primi verdetti. Successo americano nei tornei Under 12 di singolare, con il favorito Joseph Di Giulio che trionfa nel torneo maschile e Madison Keys in quello femminile. Successo statunitense anche nel doppio femminile U-16 con il duo Lauren Herring e Grace Min, mentre Radu Albot e Alyona Sotnikova si aggiudicano il doppio misto U-18.
Di seguito, il riepilogo dei risultati delle prime otto finali:
Albot/Sotnikova d. Milan/Tabakova 8-3 (U-18 doppio misto)
Popluharova/Vanis d. Kruk/Yemialyanova Walkover (U-16 doppio misto)
Gaystruk/Kekercheni d. Jang/Shin 8-1 (U-12 doppio misto)
Herring/Min d. (1) Marozava/Pintusava 8-1 (U-16 doppio femminile)
Brady/Gavrilovska d. Jiang/Okuno Walkover (U-12 doppio femminile)
Madison Keys d. Sachia Vickery 3-6;6-4;6-3 (U-12 singolare femminile)
Dang/Hill d. Brymer/Di Giulio 9-8 (U-12 doppio maschile)
Joseph Di Giulio d. (1) Roy Lederman 6-0;6-0 (U-12 singolare maschile)
Saturday, December 01, 2007
Eddie Herr 2007: i primi verdetti.
Pubblicato da Michael_Pemulis alle 2:04 PM
Etichette: Pianeta Junior
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Terza di Copertina.
"Cementi di Gloria" è l'opera prima di Paolo Ricaldi, aka Mr. Pemulis, che nell'estate 2007 ha girato in lungo e largo i tornei di preparazione agli Us Open - il c.d. minicircuito chiamato Us Open Series - è tornato sano e salvo, anche se un po' intossicato di Tennis, e ci ha raccontato quanto visto, sentito e percepito nel Nuovo Mondo.
In questo reportage, che è un viaggio picaresco nel nordamerica, intorno al "vuoto" dello showbiz, l'autore alterna con grande potenza espressiva cronache sportive esilaranti, pagine di letteratura minimalista, storie surreali, incubi metropolitani abitati da personaggi dai nomi improbabili e aneddoti irresistibili; e lo fa utilizzando una vasta gamma di registri, che vanno dal comico al noir. Ne risulta un inno sghembo al tennis e alla vita in generale, che fa' di Ricaldi, la "next big thing" del panorama letterario mediterraneo.
In questo reportage, che è un viaggio picaresco nel nordamerica, intorno al "vuoto" dello showbiz, l'autore alterna con grande potenza espressiva cronache sportive esilaranti, pagine di letteratura minimalista, storie surreali, incubi metropolitani abitati da personaggi dai nomi improbabili e aneddoti irresistibili; e lo fa utilizzando una vasta gamma di registri, che vanno dal comico al noir. Ne risulta un inno sghembo al tennis e alla vita in generale, che fa' di Ricaldi, la "next big thing" del panorama letterario mediterraneo.
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