Dopo il secondo turno di questo torneo Pemulis aveva dedicato un focus alle chanche degli americani. Vi ricordate? Ebbene ci ha pensato Domijan a fare avverare la profezia, battendo Dimitrov che ieri aveva lasciato tutti a bocca aperta per il suo tennis "sick" mostrato contro Ignatik. Alex Domijan gioca una partita da pro e vince 6-4 6-2. Nel 1999 fu Roddick, nel 2003 trionfò Jenkins, nel 2007 è sarà l'anno di Domijan da Gainesville, Florida? Dipende da Pepe Elias, l'ultimo ostacolo da superare per l'americano. Il portoghese adottato da Bollettieri e dalla Img, dal canto suo, ha fatto fuori due signori giocatori come Williams (ieri) e Basic oggi. Una finale impossibile da pronosticare, ma se vincerà Domijan chiamatemi pure il mago. Vado a memoria, ma non credo che nella storia dell'Eddie Herr vi sia mai stato un vincitore del torneo proveniente dalla Qualificazioni, mentre l'unico non testa di serie ad aggiudicarsi il titolo fu l'argentino Vitullo nel 2000.
Di seguito i risultati delle Semi:
Gastao Ministro Elias d. Mirza (Q) Basic 6-3;6-1
Alex (Q) Domijan d. (12) Grigor Dimitrov 6-4;6-2
Saturday, December 01, 2007
Eddie Herr U-18 maschile: Unbelievable Domijan, Elias sontuoso!
Pubblicato da Michael_Pemulis alle 11:13 PM
Etichette: Pianeta Junior
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Terza di Copertina.
"Cementi di Gloria" è l'opera prima di Paolo Ricaldi, aka Mr. Pemulis, che nell'estate 2007 ha girato in lungo e largo i tornei di preparazione agli Us Open - il c.d. minicircuito chiamato Us Open Series - è tornato sano e salvo, anche se un po' intossicato di Tennis, e ci ha raccontato quanto visto, sentito e percepito nel Nuovo Mondo.
In questo reportage, che è un viaggio picaresco nel nordamerica, intorno al "vuoto" dello showbiz, l'autore alterna con grande potenza espressiva cronache sportive esilaranti, pagine di letteratura minimalista, storie surreali, incubi metropolitani abitati da personaggi dai nomi improbabili e aneddoti irresistibili; e lo fa utilizzando una vasta gamma di registri, che vanno dal comico al noir. Ne risulta un inno sghembo al tennis e alla vita in generale, che fa' di Ricaldi, la "next big thing" del panorama letterario mediterraneo.
In questo reportage, che è un viaggio picaresco nel nordamerica, intorno al "vuoto" dello showbiz, l'autore alterna con grande potenza espressiva cronache sportive esilaranti, pagine di letteratura minimalista, storie surreali, incubi metropolitani abitati da personaggi dai nomi improbabili e aneddoti irresistibili; e lo fa utilizzando una vasta gamma di registri, che vanno dal comico al noir. Ne risulta un inno sghembo al tennis e alla vita in generale, che fa' di Ricaldi, la "next big thing" del panorama letterario mediterraneo.
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