Keri Wong, Coco Vandeweghe (in foto) e Arantxa Rus sono le protagoniste della giornata di martedi al Crandon Park. La Wong, n.1 del Mississipi, che già mi aveva impressionato nelle Quali dove ha battuto una buona giocatrice come la texana Jessica Alexander, vince in rimonta 4-6 6-3 6-1 contro una Elena Chernyakova (testa di serie n.10 del torneo) troppo attendista e passiva. Mentre la 15enne statunitense, residente a Rancho Santa Fe (San Diego area) Coco Vandeweghe (in foto), che a dispetto della sua classifica junior è n. 543 del ranking Wta (a Mexico City ha battuto Rosana De Los Rios, attuale n.123 del ranking Wta), si impone in due set 6-3 6-4 su Tammy Hendler. Una vittoria importante per Coco - seguita dal 2001 da coach Guy Fritz e accompagnata dall’immancabile mamma Tauna – che recentemente ha compiuto progressi notevoli al servizio e nel gioco di volo. Attenzione, perchè la Vandeweghe potrebbe incrociare Ula Radwanka agli ottavi e sarebbe una sfida molto interessante. La terza impresa del giorno è quella dell’olandese Arantxa Rus, che deve avere il dente avvelenato con le americane, poichè la settimana scorsa ha buttato fuori Madison Brengle dall’Eddie Herr e ieri ha scritto la parola “fine” sulla carriera junior di Julia Cohen, attuale n.413 del ranking Wta e recente runner up nel 25mila di Mexico City.
Melanie Oudin non sembra per niente affaticata dopo l’Eddie Herr e porta la sua striscia vincente a 23 partite, disponendo 6-0 6-3 di una giocatrice solitamente ostica come Alyona Sotnikova. Esordio positivo anche per Michelle Larcher De Brito, che regola con 6-3 6-2 la wild card Asia Muhammad. Vincono in due set le statunitensi Mallory Cecil, Allie Will, Mallory Burdette e Nicole Gibbs. Supera il primo turno anche la bulgara Tanya Raykova, che sarà la prossima avversaria di Hanna Orlik.
Wednesday, December 05, 2007
Orange Bowl U-18 femminile: fuori Hendler e Cohen; Oudin incontenibile.
Pubblicato da Michael_Pemulis alle 11:51 AM
Etichette: Pianeta Junior
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Terza di Copertina.
"Cementi di Gloria" è l'opera prima di Paolo Ricaldi, aka Mr. Pemulis, che nell'estate 2007 ha girato in lungo e largo i tornei di preparazione agli Us Open - il c.d. minicircuito chiamato Us Open Series - è tornato sano e salvo, anche se un po' intossicato di Tennis, e ci ha raccontato quanto visto, sentito e percepito nel Nuovo Mondo.
In questo reportage, che è un viaggio picaresco nel nordamerica, intorno al "vuoto" dello showbiz, l'autore alterna con grande potenza espressiva cronache sportive esilaranti, pagine di letteratura minimalista, storie surreali, incubi metropolitani abitati da personaggi dai nomi improbabili e aneddoti irresistibili; e lo fa utilizzando una vasta gamma di registri, che vanno dal comico al noir. Ne risulta un inno sghembo al tennis e alla vita in generale, che fa' di Ricaldi, la "next big thing" del panorama letterario mediterraneo.
In questo reportage, che è un viaggio picaresco nel nordamerica, intorno al "vuoto" dello showbiz, l'autore alterna con grande potenza espressiva cronache sportive esilaranti, pagine di letteratura minimalista, storie surreali, incubi metropolitani abitati da personaggi dai nomi improbabili e aneddoti irresistibili; e lo fa utilizzando una vasta gamma di registri, che vanno dal comico al noir. Ne risulta un inno sghembo al tennis e alla vita in generale, che fa' di Ricaldi, la "next big thing" del panorama letterario mediterraneo.
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