Gli amici dell'ufficio stampa del 2007 Orange Bowl si rendono conto di aver commesso un errore grossolano nella pubblicazione dei risultati di lunedi 3 dicembre e provvedono a correggerlo. L'equivoco, se di equivoco può parlare, nasce dal fatto che in tabellone U-18 figurano le due sorelle del New Yersey Lauren e Christina McHale. Leggendo il tabellone e gli score di ieri (ne ho una copia stampata sulla mia scrivania), Lauren McHale (la maggiore delle due McHale) avrebbe clamorosamente battuto la Piter, fresca runner-up dell'Eddie Herr, con il punteggio di 6-3 6-2. La cosa era a dir poco anomala, poichè il match non figurava nel programma della giornata e non si è mai visto un torneo serio come l'Orange Bowl che obbligasse a giocare al lunedì' la finalista di un torneo come l'Eddie Herr concluso il giorno precedente. Troppo assurdo e troppo vessatorio per essere vero. Di vero c'era solo lo score finale: 6-3 6-2, ma si trattava del punteggio con cui Christina McHale, sorella minore di Lauren, aveva battuto la canadese Rebecca Marino. La Piter, in realtà ha giocato martedì, ed ha superato 6-2 6-2 Lauren McHale.
La cosa non ha tratto in inganno solo il sottoscritto ma anche l'autorevole sito dell'Itf. Leggendo questo pezzo, firmato da Helen McFetridge, vi accorgerete che anche secondo l'Itf la Piter è stata eliminata al primo turno da Lauren McHale.
Quindi ricapitolando:
Christina McHale d. Rebecca Marino 6-3 6-2 (match giocato lunedi 3 dicembre)
Katarzyna Piter d. Lauren McHale 6-2 6-2 (match giocato martedi 4 dicembre).
Wednesday, December 05, 2007
Orange Bowl U-18 femminile: errata corrige - resuscita la Piter!
Pubblicato da Michael_Pemulis alle 8:33 AM
Etichette: Pianeta Junior
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Terza di Copertina.
"Cementi di Gloria" è l'opera prima di Paolo Ricaldi, aka Mr. Pemulis, che nell'estate 2007 ha girato in lungo e largo i tornei di preparazione agli Us Open - il c.d. minicircuito chiamato Us Open Series - è tornato sano e salvo, anche se un po' intossicato di Tennis, e ci ha raccontato quanto visto, sentito e percepito nel Nuovo Mondo.
In questo reportage, che è un viaggio picaresco nel nordamerica, intorno al "vuoto" dello showbiz, l'autore alterna con grande potenza espressiva cronache sportive esilaranti, pagine di letteratura minimalista, storie surreali, incubi metropolitani abitati da personaggi dai nomi improbabili e aneddoti irresistibili; e lo fa utilizzando una vasta gamma di registri, che vanno dal comico al noir. Ne risulta un inno sghembo al tennis e alla vita in generale, che fa' di Ricaldi, la "next big thing" del panorama letterario mediterraneo.
In questo reportage, che è un viaggio picaresco nel nordamerica, intorno al "vuoto" dello showbiz, l'autore alterna con grande potenza espressiva cronache sportive esilaranti, pagine di letteratura minimalista, storie surreali, incubi metropolitani abitati da personaggi dai nomi improbabili e aneddoti irresistibili; e lo fa utilizzando una vasta gamma di registri, che vanno dal comico al noir. Ne risulta un inno sghembo al tennis e alla vita in generale, che fa' di Ricaldi, la "next big thing" del panorama letterario mediterraneo.
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