Il match del giorno è senz'altro quello tra Basic e Buchanan, vinto dallo statunitense 7-6 al terzo, dopo un tiebreak drammatico chiuso con il punteggio di 12 a 10, nel corso del quale Basic ha avuto due match point a disposizione. Il canadese Milos Raonic ottiene la vittoria più importante della sua carriera a livello junior, piegando Guillermo Rivera-Aranguiz (n.14 del ranking e testa di serie n.6 del torneo) con il punteggio di 5-7 7-6(4) 6-2. Raonic sarà il prossimo avversario di Buchanan. Rhyne Williams vince in derby contro Bo Seal (7-5 7-5 lo score), recente semifinalista alla Osaka Cup e neo acquisto della Img/Bollettieri Academy. Vincono facile Ignatik e Dimitrov che oggi torneranno ad affrontarsi negli ottavi, a una settimana di distanza dal match dell'Eddie Herr (vinto da Dimitrov 6-4 al terzo). Harrison si aggiudica l'altro derby americano contro Wil Spencer. Tra i match di ieri vale anche la pena di ricordare il successo netto del russo Grigorov (6-2 6-2 a Van Terheijden), un giocatore in crescita, che si allena insieme a Ignatik presso la John Roddick Academy di San Antonio.
Thursday, December 06, 2007
Orange Bowl U-18 maschile: Buchanan batte Basic; fuori Rivera, avanzano le altre teste di serie.
Pubblicato da Michael_Pemulis alle 11:28 AM
Etichette: Pianeta Junior
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Terza di Copertina.
"Cementi di Gloria" è l'opera prima di Paolo Ricaldi, aka Mr. Pemulis, che nell'estate 2007 ha girato in lungo e largo i tornei di preparazione agli Us Open - il c.d. minicircuito chiamato Us Open Series - è tornato sano e salvo, anche se un po' intossicato di Tennis, e ci ha raccontato quanto visto, sentito e percepito nel Nuovo Mondo.
In questo reportage, che è un viaggio picaresco nel nordamerica, intorno al "vuoto" dello showbiz, l'autore alterna con grande potenza espressiva cronache sportive esilaranti, pagine di letteratura minimalista, storie surreali, incubi metropolitani abitati da personaggi dai nomi improbabili e aneddoti irresistibili; e lo fa utilizzando una vasta gamma di registri, che vanno dal comico al noir. Ne risulta un inno sghembo al tennis e alla vita in generale, che fa' di Ricaldi, la "next big thing" del panorama letterario mediterraneo.
In questo reportage, che è un viaggio picaresco nel nordamerica, intorno al "vuoto" dello showbiz, l'autore alterna con grande potenza espressiva cronache sportive esilaranti, pagine di letteratura minimalista, storie surreali, incubi metropolitani abitati da personaggi dai nomi improbabili e aneddoti irresistibili; e lo fa utilizzando una vasta gamma di registri, che vanno dal comico al noir. Ne risulta un inno sghembo al tennis e alla vita in generale, che fa' di Ricaldi, la "next big thing" del panorama letterario mediterraneo.
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