Thursday, October 11, 2007

Rafa o Non Rafa: Sondaggio.

Concluso il periodo di convalescenza, Rafa è stato il primo dei contendenti a “varcare” la Puerta Principal, con il chiodo fisso prepararsi al meglio alla Mutua Madrilena Masters. Manolo Santana gli ha consegnato – realmente, non virtualmente - le chiavi della Telefonica Madrid Arena e Lui – in compagnia di uno sparring di tutto rispetto come Alejandro Falla – ha iniziato a tirar palle come un forsennato, deflorando le vergini “courts”. La tendinite al ginocchio è un lontano ricordo?
Approfittiamo per lanciare un sondaggio tra i lettori di questo blog:
A) Il majorchino ha tanto cuore e altrettanta voglia di riscatto ma...fisicamente non è pronto;
B) Fisicamente è a posto, ma ha bisogno di tempo per ritrovare i colpi e il tempo sulla palla;
C) Vedremo un Nadal in discreta condizione, ma nella parte bassa del tabellone dovrà fare i conti con Jok(e)ovic e con...shhhhh zitti tutti...Tomas Berdych.
D) Cuore, gambe, colpi, e testa sono vicini allo standard di Rafa. Il pigro Joke si batterà da solo in uno dei primi turni, Berdych verrà abbattuto a colpi di maglio, l’armata spagnola sarà ridotta ad un branco di comparse. Si sente già l’odore di Roger vs Rafa: conflitto finale.
Desiderosi di conoscere la vostra opinione.

2 comments:

Anonymous said...

o A o D, Nadal non è fatto per le mezze misure. Vorrei dargli credito, vada per D, anche se vincere la parte bassa del tabellone è durissima

Anonymous said...

non so se avete esperienza di tendinite al ginocchio. io si. la tendinite non va piu' via. giochi due tornei e si infiamma di nuovo, le ginocchia di rafa non sostengono il peso della sua muscolatura. e' un casino. magari col cuore oltre l'ostacolo arriva in Semi a Madrid, ma brutti segnali per il futuro.

Terza di Copertina.

"Cementi di Gloria" è l'opera prima di Paolo Ricaldi, aka Mr. Pemulis, che nell'estate 2007 ha girato in lungo e largo i tornei di preparazione agli Us Open - il c.d. minicircuito chiamato Us Open Series - è tornato sano e salvo, anche se un po' intossicato di Tennis, e ci ha raccontato quanto visto, sentito e percepito nel Nuovo Mondo.
In questo reportage, che è un viaggio picaresco nel nordamerica, intorno al "vuoto" dello showbiz, l'autore alterna con grande potenza espressiva cronache sportive esilaranti, pagine di letteratura minimalista, storie surreali, incubi metropolitani abitati da personaggi dai nomi improbabili e aneddoti irresistibili; e lo fa utilizzando una vasta gamma di registri, che vanno dal comico al noir. Ne risulta un inno sghembo al tennis e alla vita in generale, che fa' di Ricaldi, la "next big thing" del panorama letterario mediterraneo.