Per il secondo anno consecutivo Madrid ospiterà i Sony Ericsson Championships, l’evento conclusivo della stagione, che vede le otto best performer del 2007 darsi battaglia per un titolo che alimenterà di un milione di dollari – al lordo delle tasse e senza considerare gli sponsor - il conto in banca della vincitrice.
La formula del torneo è quella del “defunto” round-robin (che l’amico Alberto Castellani ha ribattezzato simpaticamente Robin Hood): le protagoniste sono divise in due gironi, giallo e rosso (in onore della bandiera spagnola), le prime due classificate di ogni girone disputeranno le Semifinali incrociate (la vincitrice del gruppo giallo giocherà contro la seconda classificata del gruppo rosso e viceversa), la finale è in programma domenica 11 novembre.
Il field del torneo annovera tre ex vincitrici di precedenti edizioni – Serena Williams (2001), Maria Sharapova (2004), Justine Henin (2006) – e tre debuttanti – Jelena Jankovic, Ana Ivanovic e Anna Chakvetadze.
E’ diventato quasi noioso rimarcare che la presenza di Serena Williams da una parte e quella di Maria Sharapova dall’altra rendono squilibrata la composizione dei gironi: la bilancia sembra pendere tutta dalla parte del gruppo giallo – con Henin, Jankovic, Williams e Chakvetadze – nel complesso, tecnicamente e come momentum, superiore al gruppo rosso – formato da Kuznetsova, Ivanovic, Sharapova e Hantuchova.
A parte la Henin, che ha dosato sapientemente le energie nel corso della stagione, le altre sembrano tutte cotte o quasi, con l’eccezione forse di Serena Williams, la quale, tuttavia, nel 2007 ha ripreso a Giocare dopo quasi due anni di semi-inattività e di Maria Sharapova, sostanzialmente infortunata. Basterebbe sostituire Maria Sharapova con Tatiana Golovin e i due gironi ritroverebbero un equilibrio quasi perfetto, ma putroppo le regole non lo consentono e, tra l’altro, anche Tati ha di nuovo qualche problemino fisico (stavolta al ginocchio).
Il match d’esordio è previsto per martedi 6 novembre alle ore 18.00 e vedrà impegnate Justine Henin e Anna Chakvetadze, 2 a 0 i precedenti a favore della belga, l’ultimo dei quali risale a Miami 2007. A seguire, il clash tra Maria Sharapova e Daniela Hantuchova, 5 a 1 precedenti a favore della russa, con l’unica vittoria di Daniela risalente a Tokyo (carpet) 2004. La sessione inaugurale si concluderà con la sfida tra Svetlana Kuznetsova e Ana Ivanovic, 3 a 1 i precedenti a favore della serba, che proprio il giorno del match festeggerà il suo ventesimo compleanno.
Una curiosità statistica riguardante Serena Williams: la statunitense, quando è della partita, arriva sempre in fondo ai Championships. Così è stato nel 2001 (vincitrice), nel 2002 (runner-up) e nel 2004 (runner-up). In questa edizione, sulla carta, il match chiave per Serena dovrebbe essere quello contro Jelena. In caso di vittoria sulla serba, la Semi è quasi assicurata, poiché Anna Chakvetadze non dovrebbe impensierirla più di tanto. La sensazione che Henin e Willams, se vincono il girone, si ritroveranno in finale. E una finale tra le due non sarebbe malaccio. Che ne pensate?
Monday, November 05, 2007
Madrid, Masters 2007: preview
Pubblicato da Michael_Pemulis alle 5:12 PM
Etichette: WTA Masters Cup 2007
Subscribe to:
Post Comments (Atom)
Terza di Copertina.
"Cementi di Gloria" è l'opera prima di Paolo Ricaldi, aka Mr. Pemulis, che nell'estate 2007 ha girato in lungo e largo i tornei di preparazione agli Us Open - il c.d. minicircuito chiamato Us Open Series - è tornato sano e salvo, anche se un po' intossicato di Tennis, e ci ha raccontato quanto visto, sentito e percepito nel Nuovo Mondo.
In questo reportage, che è un viaggio picaresco nel nordamerica, intorno al "vuoto" dello showbiz, l'autore alterna con grande potenza espressiva cronache sportive esilaranti, pagine di letteratura minimalista, storie surreali, incubi metropolitani abitati da personaggi dai nomi improbabili e aneddoti irresistibili; e lo fa utilizzando una vasta gamma di registri, che vanno dal comico al noir. Ne risulta un inno sghembo al tennis e alla vita in generale, che fa' di Ricaldi, la "next big thing" del panorama letterario mediterraneo.
In questo reportage, che è un viaggio picaresco nel nordamerica, intorno al "vuoto" dello showbiz, l'autore alterna con grande potenza espressiva cronache sportive esilaranti, pagine di letteratura minimalista, storie surreali, incubi metropolitani abitati da personaggi dai nomi improbabili e aneddoti irresistibili; e lo fa utilizzando una vasta gamma di registri, che vanno dal comico al noir. Ne risulta un inno sghembo al tennis e alla vita in generale, che fa' di Ricaldi, la "next big thing" del panorama letterario mediterraneo.
No comments:
Post a Comment