E' stata una stagione molto intensa quella di Tammy, che a 15 anni rischia di chiudere l'anno tra le prime 600 al mondo, ma dopo il torneo di Pro di Mexico City Tammy è tornata al suo primo amore, l'Eddie Herr International Junior Tennis Championships e, pronta a far bene tra le mura domestiche, porterà noi tutti lettori a sostenerla, bloggando in diretta da Bradenton.
Buon divertimento, ragazzi!
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Un gran saluto agli amici italiani,
L’Eddie Herr è sempre stato il mio torneo preferito, così è un piacere quest’anno condividere con voi le mie esperienze qui nella Img Academy. Con tutti i viaggi che ho fatto nell’ultimo periodo, e per quanto mi piaccia viaggiare e visitare posti nuovi, è davvero grandioso giocare un torneo potendo dormire nel proprio letto di casa.
Sono tornata dal Messico la notte scorsa e lungo il tragitto dall’aeroporto verso casa, costeggiando con la macchina l’Accademia, dal gran via vai di gente che ho visto, ho potuto già constatare come l’Eddie Herr stia andando alla grande.
Oggi, dopo aver pranzato, mi sono fatta un giro tra i campi e sono andata ad iscrivermi al torneo. Il primo giorno di un torneo, con l’eccitazione e l’attesa del primo match, lo vivo sempre con grande emozione. Ho incontrato tanti amici dell’Academy e tanta gente conosciuta nei tornei in cui ho giocato in passato e parlare con loro è stato molto divertente. Alle due del pomeriggio ho assistito al match di doppio di mio fratello Ricky. E’ la prima volta che gioca questo torneo, pertanto è molto eccitato di essere finalmente parte dell’azione; purtroppo non ha vinto il suo match (Clark/Roads d. Hendler/Krueger 8-1) ma si è divertito molto.
La mia più grande sfida del pomeriggio è stata quella di tenermi alla larga dagli stand gastronomici – i funnel cake (n.d.r.: dolci fritti a base uova, zucchero e latte, simili alle sfrappole emiliane di carnevale) avevano un profumino niente male – e chi mi conosce sa quanto io adori le leccornie. Non ci crederete ma a volte sogno ancora i deliziosi gelati che ho mangiato in Italia. Oggi però mi sono concessa solo un gran bicchiere di limonata fresca :-(
Quando ho saputo che gli organizzatori avevano cancellato la cerimonia d’apertura, con le bandiere di ogni nazione presente, francamente all’inizio ci sono rimasta un po’ male ma, dopo aver visto la moltitudine di gente presente anche quest’anno, ho compreso le difficoltà organizzative. L’atmosfera qui è davvero fantastica, con centinaia di famiglie e di team che si spostano da una parte all’altra per seguire i match.
Al mio ritorno a casa, ho trovato Gian Luigi (Quinzi) che giocava con la Xbox insieme a mio fratello Ricky; sono sicura che tutti voi siate molto contenti e orgogliosi di come stia giocando Gian Luigi nel torneo Under-12. Okay, adesso mi preparo per andare a dormire. Giocherò il primo match martedi (n.d.r. contro la roomate di Bollettieri Danielle Mills), ma domani mattina mi allenerò col mio amico austrialiano Bernard Tomic, perciò farei meglio a recuperare tutte le energie.
Dandovi appuntamento a domani, quando vi aggiornerò sul mio secondo giorno all’Eddie Herr, vi mando un grosso abbraccio da Bradenton.
Monday, November 26, 2007
Tammy Hendler blogga per noi dall'Eddie Herr
Pubblicato da Michael_Pemulis alle 12:09 PM
Etichette: Hendler's Blog EH 2007, Pianeta Junior
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Terza di Copertina.
"Cementi di Gloria" è l'opera prima di Paolo Ricaldi, aka Mr. Pemulis, che nell'estate 2007 ha girato in lungo e largo i tornei di preparazione agli Us Open - il c.d. minicircuito chiamato Us Open Series - è tornato sano e salvo, anche se un po' intossicato di Tennis, e ci ha raccontato quanto visto, sentito e percepito nel Nuovo Mondo.
In questo reportage, che è un viaggio picaresco nel nordamerica, intorno al "vuoto" dello showbiz, l'autore alterna con grande potenza espressiva cronache sportive esilaranti, pagine di letteratura minimalista, storie surreali, incubi metropolitani abitati da personaggi dai nomi improbabili e aneddoti irresistibili; e lo fa utilizzando una vasta gamma di registri, che vanno dal comico al noir. Ne risulta un inno sghembo al tennis e alla vita in generale, che fa' di Ricaldi, la "next big thing" del panorama letterario mediterraneo.
In questo reportage, che è un viaggio picaresco nel nordamerica, intorno al "vuoto" dello showbiz, l'autore alterna con grande potenza espressiva cronache sportive esilaranti, pagine di letteratura minimalista, storie surreali, incubi metropolitani abitati da personaggi dai nomi improbabili e aneddoti irresistibili; e lo fa utilizzando una vasta gamma di registri, che vanno dal comico al noir. Ne risulta un inno sghembo al tennis e alla vita in generale, che fa' di Ricaldi, la "next big thing" del panorama letterario mediterraneo.
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