Monday, October 30, 2006

Le train depart de la gare

Madames et Monsieurs...Pem e’ orgoglioso di presentarvi il contingente francese schierato a Bercy: Simon, Mathieu, Grosjean, Serra, Benneteau, Santoro, Monfils, Clement, Llodra, Gicquel, Mahut, Gasquet. 12 atleti ai blocchi di partenza della 20esima edizione dell’ultimo torneo della stagione. Il contingente e’ capitanato dal tenente Richard Gasquet, che e’ anche l’unico testa di serie (n.16) della piccola schiera di giocatori.
Questo ci dice due cose:
- la Francia ha tanti buoni giocatori ma un solo potenziale fuoriclasse;
- in tabellone ci sono tanti ‘dangerous floater’, giocatori che non sono teste di serie ma che possono rappresentare una grande indisidia, specialmente nei primi turni. Mettiamola cosi’: se Pemulis fosse una testa di serie non vorrebbe mai affrontare a casa loro, dopo il bye del primo turno, uno dei vari Llodra, Clement, Benneteau, Santoro, Grosjean, turno. Facciamo un esempio: se non e’ esausto dalla settimana che lo ha visto semifinalista a Lione, il ‘vecchio’ Arnaud prima si mangia a colazione Massu, poi Pem non vorrebbe essere nei panni di Blake, con la prima che fa cilecca e con Clement che gli rimanda indietro ogni cosa, sospinto nella contesa dal pubblico locale. Anche il serve and volley di un giocatore caldo (speriamo non esausto) come Llodra – che nella quali ha battuto Fish - sara’ problematico per (un ultimamente irriconoscibile) Verdasco.
Presentando il contingente francese, Pemulis ha trascurato il drappello formato dai cugini belgi presenti a Parigi: i fratelli Rochus, l’emergente Vliegen ed il talentuoso geniale-abulico-eternamenteinsovrappeso Xavier Malisse. Considerando un tuttuno l’armata franco-belga, un terzo dei giocatori in tabellone (16 su 48) appartengono a questo nutrito plotone.
Relativamente ai match di oggi, Pemulis e’ piuttosto minimalista: seguira’ con attenzione Vliegen, per valutarne i progressi contro Serra; un occhio di riguardo alla sfida tra Ginepri e Mirnyi, interessante dal punto di vista tattico; infine sosterra’ l’emergente serbo Janko Tipsarevic (Pemulis e’ schierato – e’ ‘endorsed’ come dicono gli anglosassoni - e non ha problemi ad ammetterlo) nel match contro Olivier Rochus, che per il belga rappresenta la rivincita della recente disfatta di Mons.

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Terza di Copertina.

"Cementi di Gloria" è l'opera prima di Paolo Ricaldi, aka Mr. Pemulis, che nell'estate 2007 ha girato in lungo e largo i tornei di preparazione agli Us Open - il c.d. minicircuito chiamato Us Open Series - è tornato sano e salvo, anche se un po' intossicato di Tennis, e ci ha raccontato quanto visto, sentito e percepito nel Nuovo Mondo.
In questo reportage, che è un viaggio picaresco nel nordamerica, intorno al "vuoto" dello showbiz, l'autore alterna con grande potenza espressiva cronache sportive esilaranti, pagine di letteratura minimalista, storie surreali, incubi metropolitani abitati da personaggi dai nomi improbabili e aneddoti irresistibili; e lo fa utilizzando una vasta gamma di registri, che vanno dal comico al noir. Ne risulta un inno sghembo al tennis e alla vita in generale, che fa' di Ricaldi, la "next big thing" del panorama letterario mediterraneo.