Un flash sugli italiani impegnati in questo primo Slam della stagione. 2 sole vittorie su 9 match disputati finora, il bilancio è piuttosto deludente. Approdano al secondo turno solo Camerin e Schiavone, speriamo che almeno Pennetta e Garbin possano fare altrettanto. Se dovessi fare il nome di chi ha deluso di più, direi la Vinci. Non ho visto il suo match, ma conosco abbastanza la Rodionova da dire che Robertina è incappata nella classica giornata storta. Bracciali e Santangelo potevano fare meglio: Daniele ha il gioco per battere Monfils, è mancata solo la concentrazione e forse un po’ la voglia di lottare nei punti importanti; la Mara, di fatto, non è scesa in campo contro Serena Williams. Son curioso di vedere come andra’ il torneo di quest’ultima, ma affrontero’ il tema in un’altra sede. Gli altri hanno giocato secondo le loro possibilita’ e l’esito del match, in questi casi, e’ dipeso dal valore dei rispettivi avversari. Volandri non puo’ battere Gasquet, la Camerin è più forte della Flipkens, Poto Starace ha qualche chance contro Chela solo sulla terra, ingiocabile Lucie Safarova per la Brianti, Sandra Kloesel non puo’ impensierire la Schiavone, non c’e’ match tra la Peer e Romina Oprandi. Quanto ai prossimi incontri, quello della Pennetta e’ senz’altro il più duro – considerando anche le condizioni fisiche della brindisina, poche chance per Di Mauro contro Del Potro, la Garbin dovrebbe farcela senza grossa fatica.
Nel secondo turno sarà fondamentale il match di Francesca Schiavone contro Lucie Safarova, meno semplice di quanto possa sembrare. Nel complesso credo che il tabellone sia stato clemente con Francesca, che ha la possibilita’ di difendere i punti ottenuti nella precedente edizione dell'Aussie Open, in cui – ricordiamolo – è stata superata, di misura, al quarto turno da Kim Clijsters. Ma era un'altra Francesca. Vedremo.
Tuesday, January 16, 2007
AO 2007, il primo turno degli italiani.
Pubblicato da Michael_Pemulis alle 10:51 AM
Etichette: Aussie Open 2007
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Terza di Copertina.
"Cementi di Gloria" è l'opera prima di Paolo Ricaldi, aka Mr. Pemulis, che nell'estate 2007 ha girato in lungo e largo i tornei di preparazione agli Us Open - il c.d. minicircuito chiamato Us Open Series - è tornato sano e salvo, anche se un po' intossicato di Tennis, e ci ha raccontato quanto visto, sentito e percepito nel Nuovo Mondo.
In questo reportage, che è un viaggio picaresco nel nordamerica, intorno al "vuoto" dello showbiz, l'autore alterna con grande potenza espressiva cronache sportive esilaranti, pagine di letteratura minimalista, storie surreali, incubi metropolitani abitati da personaggi dai nomi improbabili e aneddoti irresistibili; e lo fa utilizzando una vasta gamma di registri, che vanno dal comico al noir. Ne risulta un inno sghembo al tennis e alla vita in generale, che fa' di Ricaldi, la "next big thing" del panorama letterario mediterraneo.
In questo reportage, che è un viaggio picaresco nel nordamerica, intorno al "vuoto" dello showbiz, l'autore alterna con grande potenza espressiva cronache sportive esilaranti, pagine di letteratura minimalista, storie surreali, incubi metropolitani abitati da personaggi dai nomi improbabili e aneddoti irresistibili; e lo fa utilizzando una vasta gamma di registri, che vanno dal comico al noir. Ne risulta un inno sghembo al tennis e alla vita in generale, che fa' di Ricaldi, la "next big thing" del panorama letterario mediterraneo.
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