Friday, January 12, 2007

La “mala suerte” di Marat.

Ha vinto questo torneo nel 2005. Da allora si è spenta la luce, Marat Safin non ha più vinto un torneo ed ha “vagolato nella notte assoluta dei grandi abissi” del circuito, a causa dei problemi al ginocchio e di una motivazione non sempre altissima. Nel 2006 è tornato, nella parte finale della stagione ci ha fatto vedere buone cose, è sembrato anche molto più maturo a livello mentale. Lunedì tornerà a giocare il “suo” torneo, tabellone permettendo. Si perchè il sorteggio è stato “infame” nei suoi confronti: i primi due turni non sono una passeggiata, poi verosimilmente troverà A-Rod al terzo, Ancic al quarto round, Ivan Ljubicic nei QF e Roger Federer in SF. Per vincere uno Slam bisogna battere tutti gli avversari. Giustissimo, ma forse era meglio trovarsi nella parte bassa del tabellone.

2 comments:

masulele said...

Dai Pem, tu che sei un tifoso di Tipsarevich, fammi un pronostico sul suo 1' turno con la Nalba.
Io vedo Marat in semifinale con Federer...

Michael_Pemulis said...

Tipsarevic putroppo non è al 100%, ha un problema muscolare. Peccato perchè sarebbe stata lotta al quinto set contro david. Marat in semi? può essere, dipende da tante cose.

Terza di Copertina.

"Cementi di Gloria" è l'opera prima di Paolo Ricaldi, aka Mr. Pemulis, che nell'estate 2007 ha girato in lungo e largo i tornei di preparazione agli Us Open - il c.d. minicircuito chiamato Us Open Series - è tornato sano e salvo, anche se un po' intossicato di Tennis, e ci ha raccontato quanto visto, sentito e percepito nel Nuovo Mondo.
In questo reportage, che è un viaggio picaresco nel nordamerica, intorno al "vuoto" dello showbiz, l'autore alterna con grande potenza espressiva cronache sportive esilaranti, pagine di letteratura minimalista, storie surreali, incubi metropolitani abitati da personaggi dai nomi improbabili e aneddoti irresistibili; e lo fa utilizzando una vasta gamma di registri, che vanno dal comico al noir. Ne risulta un inno sghembo al tennis e alla vita in generale, che fa' di Ricaldi, la "next big thing" del panorama letterario mediterraneo.