Peccato per Misa Youzhny, perche’ uno bravo come lui non merita di uscire al terzo turno di unaìo Slam. Ma, tant’è, e pur giocando dignitosamente – contro Rafa a FM aveva giocato meglio - perde 3-6 3-6 6-7 e torna a casa. Federer,neanche a dirlo, rimane nel Torneo e risparmia energie preziose in vista della sfida col prossimo temibile – a detta dello stesso Fed Ex in conferenza stampa - avversario, Nole Djokovic. Non c’e’ stata battaglia - lo svizzero ha controllato agevolamente dall’inizio al 3 a 0 30-0 del terzo set – ma un qualcosa di più simile ad un incontro di esibizione caratterizzato da shot-making per palati fini: 65 punti vincenti in 3 set ma, il 62% dei quali generati da Federer. Volendo cercare il pelo nell’uovo, possiamo aggiungere che Roger ha servito la prima appena sopra il 50% e, nelle fase finale del terzo set, ha sbagliato qualche rovescio. Una curiosità statistica: lo svizzero ha vinto gli ultimi 11 tie-break giocati (non perde un TB dai Quarti dello USO, contro Blake). Quest’ultimo ha avuto un andamento a strappi poichè Youzhny, in vantaggio 2-1, ferma il gioco e chiede il challenge su una palla di Federer che e’ chiaramente buona. Da quel momento il russo perde la bussola e subisce un parziale di 5 a 0, che assegna 4 match point a Re Leone, il quale, a sua volta, non chiude subito, patendo il ritorno dell’avversario. Ma sul 6-5 e’ realmente finita e Jim Courier e’ pronto ad entrare in campo per l’intervista di rito.
Friday, January 19, 2007
Prove tecniche di “Federer Mode”.
Pubblicato da Michael_Pemulis alle 3:52 PM
Etichette: Aussie Open 2007
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Terza di Copertina.
"Cementi di Gloria" è l'opera prima di Paolo Ricaldi, aka Mr. Pemulis, che nell'estate 2007 ha girato in lungo e largo i tornei di preparazione agli Us Open - il c.d. minicircuito chiamato Us Open Series - è tornato sano e salvo, anche se un po' intossicato di Tennis, e ci ha raccontato quanto visto, sentito e percepito nel Nuovo Mondo.
In questo reportage, che è un viaggio picaresco nel nordamerica, intorno al "vuoto" dello showbiz, l'autore alterna con grande potenza espressiva cronache sportive esilaranti, pagine di letteratura minimalista, storie surreali, incubi metropolitani abitati da personaggi dai nomi improbabili e aneddoti irresistibili; e lo fa utilizzando una vasta gamma di registri, che vanno dal comico al noir. Ne risulta un inno sghembo al tennis e alla vita in generale, che fa' di Ricaldi, la "next big thing" del panorama letterario mediterraneo.
In questo reportage, che è un viaggio picaresco nel nordamerica, intorno al "vuoto" dello showbiz, l'autore alterna con grande potenza espressiva cronache sportive esilaranti, pagine di letteratura minimalista, storie surreali, incubi metropolitani abitati da personaggi dai nomi improbabili e aneddoti irresistibili; e lo fa utilizzando una vasta gamma di registri, che vanno dal comico al noir. Ne risulta un inno sghembo al tennis e alla vita in generale, che fa' di Ricaldi, la "next big thing" del panorama letterario mediterraneo.
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