Tuesday, January 02, 2007

Hopman Cup: Video del terzo set del match Golovin vs Harkleroad.

Segnalo per gli eventuali interessati il video del terzo set del match tra Tatiana Golovin e Ashley Harkleroad. Spero che abbiate banda a sufficienza per godervi lo spettacolo.

Hopman Cup: Il punto.

Nel match d’esordio Anabel Medina Garrigues vince facile contro la promettente Sania Ancic, che sbaglia molto e patisce la pressione dell’avversaria per l’intero match. In ogni caso è un buon test per Sania, che si misura con la velocità di palla di una Top 30.
Nel singolare maschile, Tommy Robredo, dopo un avvio stentato, sale in cattedra si impone su Mario Ancic in tre set. Le sue armi migliori sono note: Tommy – strutturalmente privo di peso e di potenza – la mette tutta sul ritmo e sulla corsa. Se riesce a prendere il tempo sullo scambio, per l’avversario son dolori. Ed ha anche un’altra caratteristica: se gli concedi una chance di rientrare in partita, difficilmente se la lascia scappare. Le oltre due ore dell’incontro disputato contro il croato riflettono ed esaltano le predette caratteristiche: Ancic parte bene, vince il primo set, ma non sfonda nel secondo, permettendo allo spagnolo di trovare il ritmo, e dal 5 pari nel secondo set Robredo non sbaglia praticamente più nulla. Conclusione: vince Robredo 3-6 7-5 6-3. Nella clip è contenuto un curioso servizio girato dalla TV australiana, che ritrae lo spagnolo mentre prepara un barbecue di gamberetti. Il duo iberico, infine, non pago dei successi in singolare, vince anche il doppio in scioltezza, chiudendo la sessione con un rotondo 3 a 0.
Nella sfida tra Russia e Stati Uniti, Nadia Petrova e Mardy Fish ritrovano la via della vittoria, riscattando le opache prestazioni della prima giornata. Alla Petrova basta limitare gli errori e servire un po’ meglio per sbarazzarsi di Ashley Harkleroad, con lo score di 6-3 6-0. La statunitense, costretta a dover elevare il livello di gioco per competere con l’avversaria, commette 30 errori non forzati, a fronte di 12 colpi vincenti.
Mardy Fish serve alla grande – di 13 ace lo score finale - e si impone su un Tursunov sottotono e sprecone con il punteggio di 6-1 6-4. Il team russo poi si aggiudica la prova decisiva del doppio misto, al termine di un match spettacolare e caratterizzato da ben otto break.
Protagonista indiscussa di questa prima fase della HC è Tatiana Golovin, che spegne l’entusiasmo dei tifosi locali superando 7-5 6-2 Alicia Molik. Alla francese è bastato tenere botta nel primo set, poiché dal punteggio 3-5 nel primo set ha fatto tutto – in negativo - la sua avversaria, sbagliando quello che c’era da sbagliare e subendo un parziale di 9 giochi a 2. Il ritiro di Mark Philippoussis nel match contro Jerome Haehnel spiana la strada ai transalpini, che chiudono la sessione col punteggio di 3 a 0.
A questo punto, nel Gruppo A, anche un’eventuale vittoria contro gli Stati Uniti potrebbe non bastare all’Australia per ottenere un posto nella finale di venerdi prossimo.

Ksenia Pervak: profilo.


La mancina russa – appena 15enne – nel mese di dicembre è salita alla ribalta delle cronache. Il Messico deve portarle bene, poiché nel giro di tre settimane ha vinto la Yucatan Cup e ed è stata finalista della Copa Casablanca. Con i punti conquistati nella seconda competizione, dovrebbe fare ingresso tra le Top 20, forse tra le prime 15 (il ranking aggiornato al 2 gennaio è atteso nelle prossime ore). E’ una buona attaccante da fondo campo, più reattiva che esplosiva, rapida negli spostamenti e dotata di buon anticipo nei colpi a rimbalzo. Le seguenti clip contengono brevi frammenti estrapolati dal più recente torneo disputato a Messico City: premiazione; semi-finale; quarti(1); quarti(2); terzo turno(1); terzo turno(2).

Copa Casablanca: finali a senso unico.

6-1 6-2 è stato il prefisso, nonché il comun denominatore delle due finali di singolare. Due match a senso unico, in cui Eduardo Peralta e Julia Cohen hanno surclassato i rispettivi avversari, imponendo un ritmo insostenibile.
Il messicano Peralta è stato ingiocabile nei suoi turni di servizio: l'elevata percentuale di pesanti prime palle servite gli ha permesso di aprirsi il campo per poi chiudere il punto con facili conclusioni. Ha avuto un solo piccolo passaggio a vuoto nei primi due game del secondo set, troppo poco per consentire al moldavo Albot di rientrare il partita. L’impresa di Peralta - omonimo del più grande skater di tutti i tempi - è stata accolta con tripudio dal pubblico messicano, che, dopo un digiuno di 15 anni, ha finalmente celebrato il trionfo di un atleta locale.
Nella finale femminile si è più o meno assistito ad un film con la medesima trama: troppo potenti le bordate da fondocampo della Cohen, per una Pervak piuttosto stanca e in affanno sin dalle prime fasi del match. Pertanto, la statunitense – 18 anni da compiere il marzo prossimo - ha potuto aggiudicarsi la terza delle ultime quattro edizioni della “Copa”. Un record assoluto, che compensa le deludenti prestazioni di Julia nei tornei dello Slam, dove finora non è mai andata oltre il terzo turno.

Sunday, December 31, 2006

Hopman Cup 2007: pillole di videoclip.

Avete voglia di ammirare qualche bella giocata e passate il tempo a maledire quei Media che in Italia hanno di fatto oscurato il tennis? No problem, zero stress, ragazzi. Pemulis comprende la vostra situazione e vi somministra due pillole di video tennis, con principio attivo di Hopman Cup: nella prima clip vedrete il matchpoint dell’incontro Golovin vs Harkleroad e nel secondo streaming sono racchiusi gli highlights della prima giornata dell’evento. Buona visione.

Hopman Cup: tutti pazzi per Sania.

I nostri amici indiani residenti a Manhattan, nell’East Village, al telefono poche ore fa’ erano euforici. Gli indiani, quanto a spirito patriottico nelle competizioni sportive, non hanno niente da invidiare a noi italiani. Se poi c’e’ Sania Mirza ad illuminare lo show, l’adrenalina sale a mille. E stanotte la Mirza è stata la protagonista assoluta della sfida di Hopman Cup tra India e Repubblica Ceca. Ha spianato 6-2 6-2 una spenta e imballata Lucie Safarova ed ha dato una gran mano al suo partner, lo specialista Bopanna, nel match di doppio. 21 vincenti e 25 errori non forzati per la Mirza; 7 vincenti e 28 errori non forzati per la fidanzata di Tomas Berdych: la storia del match è tutta condensata in questa statistica. Un match senza storia, per l’appunto, in cui il diritto “definitivo” di Sania è stato protagonista nel bene e nel male (l’indiana ha cercato più volte il vincente sull’esangue servizio di Lucie, questo spiega i tanti errori). D’altro canto, Lucie è molto lontana da uno stato di forma accettabile, e con il senno di poi possiamo comprendere la scelta di disertare Gold Coast, dove c’era un titolo da difendere. Disastrosa la parte centrale del match della ceca: dal 3-2 Mirza nel primo set al 6-2 5-0, un passivo di 8 game a 0!!! Dopo la disfatta della “sua” Lucie, Tomas Berdych ha riequilibrato le sorti della sfida prendendo a pallate il malcapitato Bopanna: 6-2 6-2 in 46 minuti.
La ciliegina sulla torta della sessione è stato il doppio misto, non solo perché in questo caso è stato decisivo, ma per com’è stato giocato, per l’estremo equilibrio che lo ha caratterizzato: la coppia indiana si è imposta nel maxi tie break del terzo set (10 a 5), dopo 89 minuti di spettacolo in cui più volte la Mirza ha attaccato…udite udite…Tomas Berdych (che non è un doppista), chiamandolo a rete con buoni colpi d’approccio.
Pemulis vi offre il suo regalo di Capodanno: la clip contenente gli highlights della giornata.

Copa Casablanca Semifinali: Pervak e Peralta gli eroi del giorno.

Il match del giorno è senza dubbio la semifinale femminile giocata sul centrale, quella in cui la 15enne mancina Ksenia Pervak è venuta a capo della sfida contro beniamina locale Valeria Pulido Velasco, al termine di un duello giocato punto a punto, con scambi intensi e prolungati, caratterizzato da molteplici variazioni dell’inerzia del match. Anzi, forse l’errore tattico della Pulido è stato proprio quello d’essere poco aggressiva e di accettare lo scambio contro una giocatrice solida come la Pervak. Alla fine lo score dice che la russa guadagna la seconda finale consecutiva in terra messicana, dopo quella ottenuta e vinta nello Yucatan: 6-4 3-6 6-4 il punteggio finale. Se questa semi è stata una battaglia, lo stesso non si può dire della seconda semifinale, che è stata poco meno che un allenamento per Julia Cohen. La statunitense, che non aveva brillato particolarmente nei match precedenti, ieri è stata praticamente perfetta, complice una Chernyakova stanca e fuori giri, ed ha concesso un solo game all’avversaria. A questo punto, considerando che la Pervak ha speso molto nelle ultime due gare, la Cohen ha buone chance di agguantare il suo terzo trofeo al Casablanca Club, dopo quelli vinti nel 2004 e nel 2006.
In campo maschile prosegue la straordinaria avventura del moldavo Albot, che ha vinto un match impegnativo contro il messicano di passaporto americano Johnny Hamui, mentre le speranze messicane sono mantenute vive dall’affermazione di Eduardo Peralta che, grazie al gioco aggressivo basato su un potente servizio, ha superato 7-6 6-4 il brasiliano Cunha. Peralta adesso ha la gran responsabilità di interrompere il digiuno di vittorie tricolori che dura dal 1992, l’anno in fu Jorge Esqueda l’ultimo messicano a metter le mani sulla “Copa”.
Infine, un cenno alle finali di doppio: Julia Cohen e Valeria Pulido si sono imposte sul duo russo Pervak-Chernyakova in tre set, 2-6 7-6 6-4 (curiosità: la finale di doppio è stata giocata dalle stesse quattro semifinaliste in singolare); Damico e Eysseric ha vinto in scioltezza contro la coppia sudamericana formata da Romboli e Gonzalez.
Ricordiamo che le finali di singolare avranno inizio oggi alle 18:00 ora italiana, con il match Peralta vs Albot. A seguire la finale femminile.

Saturday, December 30, 2006

Copa Casablanca QF: sarà un affare tra Stati Uniti e Messico?

La quinta giornata della “Copa” sarà ricordata come la giornata delle sorprese e dell’affermazione dei tennisti locali. La sorpresa è senza dubbio rappresentata dalla sconfitta shock di Eysseric, testa di serie n.1 e gran favorito nella competizione, liquidato 6-3 6-0 dal moldavo Radu Albot, il quale nel turno precedente aveva già provveduto a far fuori Dragos Mirtea. Un irriconoscibile Eysseric, lento negli spostamenti e falloso nelle conclusioni, nel corso del match ha accusato problemi allo stomaco che avrebbero pregiudicato la sua prestazione. La cosa strana è che dopo aver perso questa partita, il francese ha disputato – e vinto – la semifinale di doppio, in coppia con Kellen Damico.
Nessuno dei match in programma è andato oltre il secondo set, due degli otto match si sono conclusi con il ritiro di uno dei contendenti: la temibile rumena Irini Begu, abbandonando la partita sul punteggio di 4-6 0-2, ha dato il via libera per le semifinali alla detentrice del titolo Julia Cohen; il russo Nikita Zotov, ritiratosi quando era sotto 2 a 1 nel secondo set dopo aver perso il primo 6-3, ha spianato la strada al messicano Peralta. A questo punto, il messicano ha la grande chance di arrivare fino in fondo, dovendo affrontare oggi nelle semi il brasiliano Henrique Cunha, n. 740 al mondo, proveniente dalle qualificazioni, che nel frattempo si è sbarazzato del deludente connazionale Fernando Romboli (n. 43 del ranking). Certo è che se prima della competizione qualcuno mi avesse pronosticato l’attuale quadro delle semi maschili, dove il giocatore più in alto in classifica occupa la 55esima posizione nel ranking mondiale, gli avrei dato dello sciroccato. Ma il Tennis Junior è imprevedibile per definizione e, inoltre, non si può ignorare che il fattore ambientale – pubblico, clima, cibo, altura – a volte può avere il suo peso.
Contrariamente a quello maschile, il tabellone femminile è stato avaro di sorprese: gran bella prova della Pulido Velasco contro la "roomate" Veronica Lì; vittoria di misura della Pervak a spese della Chang; netta affermazione della russa Chernyakova su Krista Damico. Resta il rammarico per il ritiro della Begu, che avrebbe fatto match pari con Julia Cohen. A questo punto, malgrado la presenza di due russe nelle semi, la finale potrebbe essere un affare tra Julia Cohen e Valeria Pulido, che suona come una contesa tra Stati Uniti e Messico. Ma, si sa, nel tennis junior può succedere di tutto, in meno che non si dica.

Hopman Cup: esordio col botto per l’Australia.

Tornando per un secondo al post di ieri, possiamo affermare che la cura dello staff di Agassi sembra produrre i suoi primi effetti positivi sul gioco di Philippoussis, che ha battuto uno spento Tursunov in due set 6-4 7-6 in 85 minuti (il tie break chiuso col punteggio di 7 a 0). Ma c’e’ di più: una ritrovata Alicia Molik ha superato in tre set una Nadia Petrova da carosello degli errori gratuiti. Il duo russo si consola vincendo il doppio ma non basta: l’Australia si aggiudica la sessione d’esordio della Hopman Cup.
E’ in corso la seconda sessione tra Stati Uniti e Francia: la Golovin si imposta sulla Harkleroad, in un match più combattuto del previsto; Fish e Haehnel hanno appena iniziato la loro partita. La sensazione – abbastanza ovvia a dire il vero - che si ricava da questa prima giornata è che gli atleti siano ancora abbastanza lontani dal loro standard di forma. Se hanno scelto di andare fino a Perth, è proprio perché, la formula della Hopman assicura a ciascun partecipante almeno tre match di singolo e altrettanti di doppio misto. Non c’e’ Round-Robin che tenga.

Nozze all’orizzonte per Martina Hingis.

Un post gossipparo alla vigilia di Capodanno ci sta tutto. E sapete perché? In primo luogo Pem trova molto triste lo snobismo un po’ forzato da middle class intellettualoide, ma soprattutto perché il gossip riguarda Martina Hingis, la Swiss Miss, la Principessa dello Show, il Talento che diventa Stile.
Ebbene, era nell’aria da un po’ ma – nel corso della conferenza stampa tenuta ieri a Gold Coast – la Hingis ha confessato ai giornalisti di aver ricevuto l’anello di fidanzamento da Radek, un sontuoso Solitario che Martina sfoggia orgogliosa e lievemente emozionata. Come si apprende dalla BBC e dalla stampa australiana, il particolare curioso è che l’anello è stato donato a novembre, a Praga, mentre Martina era ospite a casa di Radek. Da quel momento la vincitrice di tre edizioni dell’Aussie Open ha continuato a girare quasi indisturbata in Svizzera, senza che nessuno avesse notato il radioso diamante che indossava. Sono stati i giornalisti australiani i primi ad accorgersi dell’anello. La Hingis ha commentato ironicamente la cosa punzecchiando il “distratto” popolo svizzero: “Evidentemente qui in Australia la gente presta maggiore attenzione alle cose”.
L’ulteriore curiosa coincidenza è che la rivelazione sia stata fatta a Gold Coast, nel paradiso dei surfer, dove esattamente un anno fa la meravigliosa avventura del come back di Martina ha avuto il suo prologo. E proprio in terra d’Australia Martina ha giocato il doppio misto con Bhupati, grande amico di Radek. In buona sostanza, il come back sportivo è stato la scintilla della relazione sentimentale. Wow!
Complimenti Martina, chi ama il tennis non può non sorridere lieto della Notizia delle Notizie. Radek è la persona che ti ha reso felice, tra l’altro mentre ti trovavi in una fase molto delicata della vita e della carriera sportiva, nell’anno in cui sei tornata tra le Top Ten dopo oltre tre anni d’assenza dalle competizioni, restituendoci una persona ed anche un corpo che sono cambiati nel corso del tempo: la mocciosa a volte brutalmente onesta è diventata una donna piuttosto elegante. E se una Donna trova l’Amore, ci può stare che convoli a nozze. E non dar retta a quanti danno del “brutto anatroccolo” a Radek; nella maggior parte dei casi sono invidiosi di lui.
Pertanto adesso, non resta che affidarsi ad un bravo wedding planner, perché sai che stress pensare a tutto. C’e’ il tennis, ci sono i viaggi e gli allenamenti, è difficile trovare il tempo per: scegliere l’abito e le bomboniere, organizzare il party, predisporre la lista nozze, allestire la chiesa, occuparsi del fotografo, dell’auto e della musica. E, infine, ricorda che gli indirizzi sulle buste di inviti e partecipazioni vanno scritti a mano! Un suggerimento per Radek: le fedi non devono essere necessariamente in oro giallo o rosso; a questo punto perché non proporre il platino?

Friday, December 29, 2006

La svolta (?) di Philippoussis.

Si apprende dalla stampa australiana che Mark Philippoussis si sarebbe ispirato ad Andre Agassi, nel tentativo di risalire la china del ranking e di riportarsi, se non tra i Top Ten, nel “giro” che conta. Badate bene, l’australiano non ha dichiarato di voler emulare le gesta di Andre; troppa la differenza in termini di classe e personalità tra i due, anche se mentre le dita sfiorano la tastiera nell’atto di scrivere questo post, la mente inevitabilmente vola al quarto turno di Wimbledon 2003, quando Mark superò Andre, supportato dall’artiglieria pesante di 46 ace, ed arrestò la sua corsa solo in finale contro Roger Federer. Philippoussis ha semplicemente ingaggiato la coppia Darren Cahill e Gil Reyes, si allena a Las Vegas, e quando può si avvale della consulenza diretta di Andre in persona. Più che un atto di presunzione, è l’umile scelta di rimettersi totalmente in discussione a 30 anni suonati. Ed in questo senso regge il paragone con Andre, che nel 1999 fece più o meno la stessa cosa, sotto la regia di Brad Gilbert. La “svolta” di Mark aggiunge ulteriore interesse all’evento Hopman Cup, del quale l’australiano sarà uno dei protagonisti. E se batterà da subito gente come Tursunov e Fish, in quel caso potremo dire che il lavoro avviato sta iniziando a dare i suoi frutti.

Aggiornamento sulla Hyundai Hopman Cup.

Il forfait di Kiefer – che sarebbe dovuto rientrare proprio a Perth dopo sei mesi di stop – costringe gli organizzatori ad un rapido cambiamento nel palinsesto della Hopman Cup: fuori la Germania e dentro la Francia. I transalpini saranno rappresentati dalla teenager piu’ cool del circuito, Tatiana Golovin, e dal meno noto Jerome Haehnel. In realtà quest’ultimo è forse più familiare a chi frequenta il mondo dei Challenger e dei tornei Futures. Per contestualizzare il discorso, possiamo ricordare che quest’anno – ad esempio – Haehnel ha perso a Cherbourg dall’aretino Federico Luzzi 6-1 6-4.
Il cambiamento dell’ultim’ora non altera il programma: la Francia rimpiazzera’ la Germania nel Gruppo A. Pertanto la Golovin giocherà il suo primo match contro la Harkleroad alle 18:30 del 30 dicembre, orario di Perth (le 10:30 del mattino in Italia), nel contesto della sfida tra Stati Uniti e Francia. Ricordiamo che la partita inaugurale della competizione sara’ quella che vede opposte Nadia Petrova e Alicia Molik, alle 11 del mattino del 30 dicembre (le 3 di notte in Italia); a seguire la sfida tra Tursunov e Phillippoussis e il doppio misto tra le due coppie rappresentanti rispettivamente la Russia e l’Australia.

Copa Casablanca, terzo turno : Miccini esce di scena...

con onore e dignità, perdendo 6-4 6-4 dal testa di serie n. 1 Eysseric. Il francese e’ un talento alla Gasquet, anche se con gioco e colpi molto diversi, destinato ad un radioso futuro nei pro. Jacky, come si dice, fa la sua porca figura, perdendo il match per una manciata di punti – i cosiddetti big points – che il concittadino di Amelie Mauresmo gioca meglio, forse con maggiore lucidità.
A parte questo, gli amici ecuadoregni di Pemulis, Carlos, Fabricio e Juan, sono diventati "tutti pazzi per Alvarado”. A dire il vero, prima che il Torneo iniziasse avevano tessuto le lodi di Gonzalo Escobar, da loro considerato come l’erede di Nicolas Lapentti, salvo poi riposizionarsi rapidamente sul meno noto Patricio Alvarado, il quale tuttavia non li ha delusi, vincendo tre match di fila. E’ proprio di Alvarado l’impresa del giorno: sbaraglia 6-1 6-4 la burbanza del blasonato boliviano Jose Roberto Velasco, il quale dal primo gennaio 2007, con l’uscita di scena dal junior ranking di Nicolas Santos e Daniel Silva per raggiunti limiti di età, sarà il numero uno in Sud America.
Per il resto, in questo terzo turno il Messico ride e la Romania piange. Accedono ai Quarti l’elegante madrina del Torneo, Valeria Pulido Velasco – che supera agevolmente la russa Kamenskaya – e l’outsider di lusso Eduardo Peralta – vincitore di una battaglia epica contro il solido Alin Constantin. Sorprende la sconfitta di Dragos Mirtea, che perde in due set 5-7 4-6 dal suo amico e partner in doppio Radu Albot. Il tennis a stelle e strisce si consola con le convincenti prove di Julia Cohen, Veronica Li, Krista Damico e Johnny Hamui, mentre prosegue la inesorabile marcia del rullo compressore Ksenia Pervak, che regola Syna Kayser con un rotondo 6-2 6-2.
Oggi si disputano i Quarti (inizio ore 18:00 italiane), l’evento è coperto dai canali satellitari messicani, TV Azteca su tutti. Sarà interessante il confronto tra Valeria Pulido Velasco e l’americana di origini cinesi Veronica Lì; entrambe si allenano presso International Tennis Academy, a Delray Beach, in Florida, un’accademia relativamente giovane (fondata nel ’96), nella quale si fa poco marketing ma si lavora sodo.

Thursday, December 28, 2006

Copa Casablanca: il punto dopo il secondo turno.

Suona forse un po’ troppo partigiano iniziare il resoconto della giornata dalla partita di Miccini, ma Jacky ha lasciato l’impronta della sua classe e, soprattutto, della facilità del suo gioco, anche in terra messicana: superando con un doppio 6-4 il messicano Santiago Nieto accede al terzo turno, dove è atteso dal talentuoso favorito Jonathan Eysseric. Pemulis ha la sensazione che il match odierno sarà il primo di una lunga serie di head to head tra i due, che avrà la il suo naturale epilogo nei Pro. Nel frattempo snoccioliamo un dato statistico di una certa rilevanza: Miccini, classe 1992, guadagna il terzo turno di un Torneo Under 18 di Grado A. Si tratta di un record assoluto, neanche Roger Federer – da junior – è riuscito a fare tanto. Comunque, al di là dei record, Jacky ha un’eccellente chance di diventare un top player. Certo, va gestito bene, ma confidiamo in Nick Bollettieri, che è uno specialista nella gestione degli enfant prodige. Il gioiello di Recanati è in buone mani e non fara’ la fine di Donald Young. E’ assicurato.
Tornando sulla Copa Casablanca, il secondo turno ha offerto altri temi di interesse: se il sogno di Deyanir Solorio si è infranto contro i colpi di Krista Damico (la sorella minore dello “sciagurato” Kellen), ci pensano Nazari Urbina e Eduardo Peralta – oltre alla Pulido Velasco - a tener vive le speranze messicane; vittoria facile per Ksenia Pervak (6-1 6-1 alla messicana Aguilar); seconda vittoria in tre set, e in rimonta, per Fernando Romboli. Ma il topic del giorno è stato senza dubbio il poker rumeno sui campi del Club Casablanca: affermazioni nette quelle di Irini Begu, Ioanna Ivan e Dragos Mirtea; vittoria 6-4 al terzo di Alin Constantin contro il brasiliano Andre Stabile. A parte Mirtea, che è un 1989, gli altri appartengono tutti alla nidiata del 1990 (la stessa di Sorana Cirstea). Chapeau alla Federazione rumena che, con pochi mezzi, sforna ogni anno una mezza dozzina di ragazzi ai vertici delle classifiche giovanili. In particolare la Begu, seguita dalla ex finalista del Roland Garros Florenta Mihai, gioca davvero bene: colpisce bene, è molto dinamica negli spostamenti, sa sempre cosa fare sul campo. E...attenzione, perchè Julia Cohen potrebbe trovare proprio la Begu nel quarti.

Wednesday, December 27, 2006

Copa Casablanca: fotografia del primo turno.

Il primo turno di un torneo spesso può essere molto ostico per chi sulla carta è tra i favoriti. Nel primo turno si sperimenta l’approccio alla competizione, si prende confidenza con la superficie; il ranking è solo un numero, anzi a volte può contribuire ad aumentare la pressione. La Copa Casablanca non fa eccezione a questa legge non scritta e anche in Messico si contano le prime vittime “illustri”: Kellen Damico, Maria-Fernanda Alvarez-Teran su tutti. Il tonfo più pesante è quello dello statunitense Kellen Damico, superato nettamente da un Mr. Nessuno, il lucky loser cileno Aaron Dujovne, n.512 del ranking ITF. Per il biondo 17enne di Parker, Colorado, è ormai crisi nera, una crisi che si protrae da un po’. Il caso di Maria-Fernanda Alvarez è differente: parliamo di una buona giocatrice sulla terra – quantomeno in sudamerica – sopraffatta dall’entusiasmo e dalla foga agonistica di una tennista locale, la 16enne Deyanirr Solorio, che gioca la partita della vita vincendo 7-6 al terzo set. Per il resto, la Cohen e la Pervak passeggiano, mentre Valeria Pulido Velasco fatica solo nel secondo set. Sul fronte maschile, oltre al già citato upset di Damico, si segnala l’impresa del giorno per opera della wild card messicana Eduardo Peralta, che con un rotondo 6-3 6-4 estromette dal torneo il più quotato ecuadoreno Gonzalo Escobar, testa di serie n. 8 del tabellone e n.83 del ranking mondiale. Eysseric, Berankis e Mirtea vincono in due set, mentre rischia grosso il brasiliano Romboli, ad un passo dalla sconfitta contro il rumeno Tanase. Da segnalare la vittoria netta di Jacky Miccini, che si impone 6-2 6-1 contro la wild card Enrique Morfin Juarez.
Continuano ad arrivare feed-back entusiasti sulla russa Ksenia Pervak (che qui vedete in azione sui prati di Wimbledon): in molti sostengono che in breve farà ingresso tra le top ten, e alcuni la danno come favorita della competizione corrente.

Saturday, December 23, 2006

Natale a Mexico City.

Il Messico non è solo mais, fagioli secchi e qualche importante giacimento petrolifero. Tennisticamente parlando, ospita uno dei più importanti tornei del circuito ITF Junior, cui il calendario tradizionalmente attribuisce una collocazione particolare: la “Copa International Juvenil Club Casablanca” è il primo titolo in palio dell’anno solare. Come si dice…chi ben comincia…è a metà dell’opera. Quest’anno il calendario si è preso gioco della tradizione, perché il primo trofeo del 2007 sarà assegnato il 31 dicembre del 2006. Ma è soltanto una questione di forma e, soprattutto di date: infatti, il torneo ha inizio per consuetudine l’ultimo lunedì dell’anno, che nel 2006 coincide con il giorno di Natale, e si conclude la domenica successiva, che in questo caso è il 31 dicembre. Ma ai fini del ranking, dei punti e dell’eleggibilità dei giocatori non cambia nulla: con la XXIX edizione della Copa Casablanca prende il via la stagione 2007. E ciascuno dei contendenti vorrà farsi un bel regalo di Natale, ben figurando in uno dei nove tornei più prestigiosi al mondo. La tappa di Città del Messico piace, è ben posizionata nella programmazione, a chiusura del il ciclo di tornei americani sul cemento, nel passato è stata frequentata dai più grandi: Ivan Lendl, Emilio Sanchez, Gabriela Sabatini, Roger Federer hanno tutti nobilitato questo torneo con la loro partecipazione. Nel periodo più recente Janko Tipsarevic, Jelena Jankovic, Marcos Baghdatis e Michaela Krajicek hanno messo le mani sulla “Copa”.
Veniamo all’edizione 2007:
Il Torneo maschile - orfano del detentore del titolo, il n.1 ITF, l’olandese De Bakker che nel 2006 ha concluso la sua carriera junior – ha come testa di serie n.1 il 16enne mancino francese Jonathan Eysseric, attuale n.4 del ranking mondiale. Del ragazzo di Nizza si dice un gran bene, Pem lo ha visto giocare due volte – sulla terra – e n’è rimasto positivamente impressionato: spinge molto, ed ha un ottimo timing sulla palla, con l’unico limite di avere, a volte, poca pazienza nello scambio. Vedremo se saprà imporsi anche sul cemento. A proposito di specialisti del cemento, questa è l’ultima occasione di Kellen Damico per riscattare un opaco finale di stagione e riportarsi sui livelli di un anno fa’ (Damico ha raggiunto le semi della Copa Casablanca 2006). Tra gli outsider è annunciata la partecipazione del lituano Berankis, recente vincitore della Yucatan Cup, che proverà ad allungare la sua striscia di vittorie in terra messicana. Il più forte tra i nove messicani in tabellone sembra essere Cesar Ramirez, che si è messo il luce nel recente Orange Bowl Under 16. A Jacky Miccini è stata assegnata una wild card, per cui sarà della partita.
Nel tabellone femminile spicca la presenza di Julia Cohen, che ha già scritto una pagina importante della storia della Copa, essendo stata la prima a vincere due edizioni del Torneo, nel 2004 e nel 2006. La potente tennista statunitense si trova più o meno nella stessa situazione di Kellen Damico e dovrà respingere l’assalto dell’armata rossa -nelle cui fila è data per certa la presenza di Ksenia Pervak, vittoriosa nello Yucatan – e della beniamina del pubblico Valeria Pulido-Velasco.

Friday, December 22, 2006

Spaghetti e Roddick-Mania

Una curiosità: in Italia – specialmente tra i più giovani – A-Rod ha più fan di Federer. E’ un giocatore molto carismatico, la sua guasconaggine genera entusiasmo a priori. Se poi il “lo yankie di provincia” dovesse tornare a giocare sui livelli dell’estate americana e del match di Shangai contro “Re Leone”, beh in quel caso la Roddick-Mania diverrebbe una malattia contagiosa. Persino in Italia. Su richiesta degli appassionati, vi propongo gli highlights del match Roddick vs Murray – rispettivamente, il passato e il presente di Brad Gilbert – QF a Cincy 2006. Stupendo il tocco vincente sul recupero della smorzata del Moccioso!

Hopman Cup 2004: Video Showcase di Marat Safin.

57 secondi di volee giocate da Marat nel corso della Hopman Cup 2004: dritto, rovescio, in avanzamento, correndo lateralmente, stop volley. Tutto il repertorio del campione russo. Buona visione.

Video-Follie di Hopman Cup 2005: la Myskina fa il pelo a Marat!

Si tratta senza dubbio di uno dei punti più bizzarri della quasi ventennale storia della Hopman Cup. Nel corso del doppio misto Groenefeld/Haas vs Myskina/Safin (vinto dalla coppia tedesca al tie break del terzo set), una "crazy" Myskina, dopo una dozzina di colpi giocati in diagonale con Ana Lena , vede Tommy Haas spostarsi e gioca un fantastico passante di rovescio dal centro del campo. Un colpo da brividi, soprattutto perche’ nella sua traiettoia fa’ il pelo al suo partner Marat Safin, che sente il sibilo del proiettile mentre transita a 10 cm dal suo orecchio sinistro. Guardare il video per credere!

Video-Perla di Hopman Cup 2001: Doppio Misto Gambill + Seles vs Federer + Hingis.

Siamo alla finale della XIII edizione del trofeo, giocata il 6 gennaio del 2001. In quell’occasione la svizzera del Giovane Federer e di Martina Hingis, si impose sugli Stati Uniti rappresentati da Jan Michael Gambill e Monica Seles. Il video proposto, si riferisce al doppio misto giocato dai 4, vinto da Gambill/Seles al tie break del terzo set. Il match venne disputato per la gioia dei fan, a risultato già acquisito (Martina e Roger avevano superato i rispettivi avversari nel singolare). Da notare che la coppia svizzera subì un break determinante nell'economia del match, sul 4-5 nel secondo set, con Roger al servizio!!!

Terza di Copertina.

"Cementi di Gloria" è l'opera prima di Paolo Ricaldi, aka Mr. Pemulis, che nell'estate 2007 ha girato in lungo e largo i tornei di preparazione agli Us Open - il c.d. minicircuito chiamato Us Open Series - è tornato sano e salvo, anche se un po' intossicato di Tennis, e ci ha raccontato quanto visto, sentito e percepito nel Nuovo Mondo.
In questo reportage, che è un viaggio picaresco nel nordamerica, intorno al "vuoto" dello showbiz, l'autore alterna con grande potenza espressiva cronache sportive esilaranti, pagine di letteratura minimalista, storie surreali, incubi metropolitani abitati da personaggi dai nomi improbabili e aneddoti irresistibili; e lo fa utilizzando una vasta gamma di registri, che vanno dal comico al noir. Ne risulta un inno sghembo al tennis e alla vita in generale, che fa' di Ricaldi, la "next big thing" del panorama letterario mediterraneo.