Maria Sharapova, archiviata quella che in termini di risultati è la sua migliore stagione in carriera, e’ ufficialmente in vacanza su un’isola deserta. Lo apprendiamo dal suo sito, che riceve decine di migliaia di hits giornalieri; un sito tutto sommato ben fatto e curato dalla IMG, che nasce con l’idea di presentare Maria sotto una luce nuova. Il ritratto che emerge dal sito ufficiale non è quello della solita lottatrice indomita, algida e scontrosa, concentrata solo sul match, con in testa un solo obiettivo che è quello di annientare le avversarie. Maria si presenta come una ragazza semplice, a tratti banale, che ha avuto la fortuna/opportunita’ di realizzare i suoi sogni, una teenager che adora la famiglia, coltiva amicizie (rigorosamente fuori dal circuito), ascolta musica pop (adora Nelly Furtado e Justin Timberlake) e non esita a mostrare l’ironia tipica degli anglosassoni. A proposito di humour, Pemulis vi riporta una freddura di Maria, che lo lasciato letteralmente esterrefatto. In realta’ si tratta di una contro-battuta (leggi:risposta) ad una spiritosaggine di Michael Joyce, suo sparring partner recentemente elevato a rango di coach.
Mike sostiene che “le ragazze sono come i treni della metropolitana, cioè vanno e vengono ogni cinque minuti” e Maria prontamente replica (con un vincente?): “i ragazzi sono come i posti macchina all’interno di un parcheggio (n.d.r.: preso d’assalto dalle auto): o sono occupati oppure sono handicappati”. Ogni riferimento alla realta’ e’ puramente casuale? Ragazzi, questa e’ Maria. Prendere o lasciare. Pem la prende, con tutto il suo corollario di freddure glaciali. E voi?
Wednesday, November 15, 2006
Lo humour di Maria.
Pubblicato da Michael_Pemulis alle 5:40 PM
Etichette: Editoriali
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Terza di Copertina.
"Cementi di Gloria" è l'opera prima di Paolo Ricaldi, aka Mr. Pemulis, che nell'estate 2007 ha girato in lungo e largo i tornei di preparazione agli Us Open - il c.d. minicircuito chiamato Us Open Series - è tornato sano e salvo, anche se un po' intossicato di Tennis, e ci ha raccontato quanto visto, sentito e percepito nel Nuovo Mondo.
In questo reportage, che è un viaggio picaresco nel nordamerica, intorno al "vuoto" dello showbiz, l'autore alterna con grande potenza espressiva cronache sportive esilaranti, pagine di letteratura minimalista, storie surreali, incubi metropolitani abitati da personaggi dai nomi improbabili e aneddoti irresistibili; e lo fa utilizzando una vasta gamma di registri, che vanno dal comico al noir. Ne risulta un inno sghembo al tennis e alla vita in generale, che fa' di Ricaldi, la "next big thing" del panorama letterario mediterraneo.
In questo reportage, che è un viaggio picaresco nel nordamerica, intorno al "vuoto" dello showbiz, l'autore alterna con grande potenza espressiva cronache sportive esilaranti, pagine di letteratura minimalista, storie surreali, incubi metropolitani abitati da personaggi dai nomi improbabili e aneddoti irresistibili; e lo fa utilizzando una vasta gamma di registri, che vanno dal comico al noir. Ne risulta un inno sghembo al tennis e alla vita in generale, che fa' di Ricaldi, la "next big thing" del panorama letterario mediterraneo.
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