La seconda giornata del Masters di Madrid è in archivio, Maria Sharapova dimostra sul campo che il suo power tennis, corroborato da una prima robusta, è sufficiente per sbaragliare la concorrenza e per guardare tutte dall’alto, non solo per via dei suoi 188 cm di statura. La figlia di Yuri Sharapov non è una giocatrice completa, se chiamata a rete mostra tutto il suo disagio negli spostamenti in avanti e nel gioco di volo, ma al momento la sua palla è troppo pesante per le avversarie. Il match di ieri ne è la dimostrazione: una Clijsters lenta e fallosa è costretta a giocare l’intero match tre metri dietro la linea di fondocampo, e a rincorrere a destra e sinistra le mattonate di Maria, prodigandosi nella specialità della casa, la scivolata con recupero in slice. Troppo poco per impensierire Maria, che ha un solo tallone d’Achille: è poco cinica (strano no?) nel chiudere i match quando è in vantaggio di un set e due break. Probabilmente è una questione di concentrazione, in particolare nel servizio.
La Dementieva fa le valigie e prenota il suo volo per Mosca. Come da copione il primo set della russa impegnata nel derby contro la Kuznetsova, caratterizzato da break e controbreak: Svetlana fatica a capitalizzare i break di vantaggio, anche perchè il suo servizio non è che sia poi così irresistibile, sulla seconda fa troppi pochi punti e compie una buona dose d’errori negli scambi da fondocampo. Ma alla fine si aggiudica il primo set dopo 12 giochi. Nel secondo set Svetlana è più solida e le basta l’immancabile “breakkettino” concessole da Elena per chiudere il match e andare a giocarsi contro Kimmie lo spareggio per la semi.
Ancora una volta il match più divertente e spettacolare del giorno è quello giocato da Martina Hingis. L’elvetica supera la Petrova in tre set ed in conferenza stampa dichiara di aver giocato il più bel match della stagione. In effetti, il tennis di Martina sarà anche privo di punch, ma è brioso e pieno zeppo di variazioni, smorzate, lob millimetrici, passantini. Insomma, il suo repertorio. Da segnalare, inoltre, l’abilita’ nella risposta al servizio di Nadia, l’agilita’ negli spostamenti (sia laterali sia in avanti), l’estrema velocità nelle aperture. Quando a Nadia, la russa ha deluso, dopo il buon esordio contro la Mauresmo, mostrandosi poco solida, troppo prevedibile e con un atteggiamento da perdente.
Thursday, November 09, 2006
SEC Madrid, 2006: Day 2. Il punto.
Pubblicato da Michael_Pemulis alle 10:57 AM
Etichette: WTA Masters Cup 2006
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Terza di Copertina.
"Cementi di Gloria" è l'opera prima di Paolo Ricaldi, aka Mr. Pemulis, che nell'estate 2007 ha girato in lungo e largo i tornei di preparazione agli Us Open - il c.d. minicircuito chiamato Us Open Series - è tornato sano e salvo, anche se un po' intossicato di Tennis, e ci ha raccontato quanto visto, sentito e percepito nel Nuovo Mondo.
In questo reportage, che è un viaggio picaresco nel nordamerica, intorno al "vuoto" dello showbiz, l'autore alterna con grande potenza espressiva cronache sportive esilaranti, pagine di letteratura minimalista, storie surreali, incubi metropolitani abitati da personaggi dai nomi improbabili e aneddoti irresistibili; e lo fa utilizzando una vasta gamma di registri, che vanno dal comico al noir. Ne risulta un inno sghembo al tennis e alla vita in generale, che fa' di Ricaldi, la "next big thing" del panorama letterario mediterraneo.
In questo reportage, che è un viaggio picaresco nel nordamerica, intorno al "vuoto" dello showbiz, l'autore alterna con grande potenza espressiva cronache sportive esilaranti, pagine di letteratura minimalista, storie surreali, incubi metropolitani abitati da personaggi dai nomi improbabili e aneddoti irresistibili; e lo fa utilizzando una vasta gamma di registri, che vanno dal comico al noir. Ne risulta un inno sghembo al tennis e alla vita in generale, che fa' di Ricaldi, la "next big thing" del panorama letterario mediterraneo.
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