Da Parigi A Madrid, dall’Operà alla Corrida, dal Louvre al Prado, dalla Bastiglia a Plaza Mayor, ed ecco che in un batter di ciglia ci siamo trasferiti da Bercy alla Telefonica Madrid Arena, che quest’anno ospiterà per la prima volta la Masters Cup femminile, anche detta SEC (Sony Ericsson Championships) per omaggiare lo sponsor della WTA.
Le otto contendenti sono pronte a sfidarsi, gli organizzatori hanno fatto tanti sforzi nelle ultime ore, tutto sembra essere pronto per la “tenzone” sportiva di fine anno. Pem vi risparmia i corsi e ricorsi storici (per la prima volta sono in tre a lottare per chiudere la stagione al primo posto nel ranking e, per la prima volta dal 1992, sono in tabellone quattro precedenti detentrici della Masters Cup) e tutta la solita menata su chi e’ favorita. Una sola nota di commento sul sorteggio dei gironi di qualificazione alle semi: sulla carta il girone Giallo (Amelie, Justine, Nadia e Martina) sembra essere più duro del girone Rosso (Masha, Sveta, Kimmie e Lena). Ma, solo sulla carta, poiché tutto è legato allo stato di forma delle ragazze e al positivo recupero dai recenti problemi fisici (vedi Amelie, Justine, Kimmie, Nadia e in parte Maria). Nell’ultima settimana abbiamo assistito al warm-up della Cljisters che ha vinto, soffrendo più del previsto, il torneo casalingo di Hasselt e che si è detta preoccupata più per la sua schiena che per il polso sinistro. Delle altre contendenti si sa' poco, staremo a vedere. Curiose le dichiarazioni di Elena Dementieva durante cerimonia ufficiale del sorteggio: “Me lo sentivo che sarei finita nel gruppo Rosso e che sarebbe stato un girone quasi interamente formato da atlete russe. Ma non penso che il sorteggio abbia tanta importanza; chiunque è qui a Madrid merita di far parte della competizione. Ciascuna ha la sua chance di vincere, quanto a me, proverò a fare del mio meglio”. Sempre saggia la nostra neo-proprietaria di un bilocale nell’Upper West-Side, con un tocco di chiaroveggenza che non guasta.
Il match d’esordio è fissato per domani ore 18:00 italiane, con la detentrice del titolo, la francese Amelie Mauresmo, impegnata contro Nadia Petrova. A seguire, la sfida russa tra Maria Sharapova e Elena Dementieva, chiude la giornata il match tra Justine Henin e Martina Hingis.
Una curiosità sul campo: la superficie è la stessa su cui si gioca il Masters Series maschile, cioè il Green Set. Si tratta di una tappeto sintetico non estremamente veloce come il green set, che esalta abbastanza le rotazioni in back e top. Pertanto la superficie dovrebbe favorire Amelie, Justine e Martina e penalizzare Maria. Ultima curiosita’, sul colore scelto per il campo: è un lilla per il rettangolo (vedi la foto in alto, gentilmente concesso dal buddie Alvarillo, che lavora per conto dell'Organizzazione); verde limone scuro (quasi color certosa) è il colore del contesto in cui il rettangolo è inserito.
Monday, November 06, 2006
Madrid Masters Cup: a 24 ore dal via.
Pubblicato da Michael_Pemulis alle 4:46 PM
Etichette: WTA Masters Cup 2006
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Terza di Copertina.
"Cementi di Gloria" è l'opera prima di Paolo Ricaldi, aka Mr. Pemulis, che nell'estate 2007 ha girato in lungo e largo i tornei di preparazione agli Us Open - il c.d. minicircuito chiamato Us Open Series - è tornato sano e salvo, anche se un po' intossicato di Tennis, e ci ha raccontato quanto visto, sentito e percepito nel Nuovo Mondo.
In questo reportage, che è un viaggio picaresco nel nordamerica, intorno al "vuoto" dello showbiz, l'autore alterna con grande potenza espressiva cronache sportive esilaranti, pagine di letteratura minimalista, storie surreali, incubi metropolitani abitati da personaggi dai nomi improbabili e aneddoti irresistibili; e lo fa utilizzando una vasta gamma di registri, che vanno dal comico al noir. Ne risulta un inno sghembo al tennis e alla vita in generale, che fa' di Ricaldi, la "next big thing" del panorama letterario mediterraneo.
In questo reportage, che è un viaggio picaresco nel nordamerica, intorno al "vuoto" dello showbiz, l'autore alterna con grande potenza espressiva cronache sportive esilaranti, pagine di letteratura minimalista, storie surreali, incubi metropolitani abitati da personaggi dai nomi improbabili e aneddoti irresistibili; e lo fa utilizzando una vasta gamma di registri, che vanno dal comico al noir. Ne risulta un inno sghembo al tennis e alla vita in generale, che fa' di Ricaldi, la "next big thing" del panorama letterario mediterraneo.
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