Tuesday, December 04, 2007

Orange Bowl U-18 femminile: fuori Halep e Piter; Radwanska, Brodsky, Hofmanova e Orlik senza problemi.

Come si fa a far giocare lunedi mattina la finalista e la semifinalista dell'Eddie Herr? Gli organizzatori non hanno minimamente tutelato Simona Halep e 'Kasia'Piter, provate dalle fatiche di Bradenton, che infatti hanno perso nettamente entrambe (con lo stesso punteggio 3-6 2-6) da avversarie non irresistibili come Alison Riske e Lauren McHale. Non voglio malignare ma queste ultime sono entrambe americane. Inoltre a Melanie Oudin - statunitense anche lei - è stato concesso un giorno di riposo in più rispetto alla Piter.
Detto questo, negli altri match, la Radwanska ha concesso due game a Yana Buchina, mentre la detentrice del titolo, l'austriaca Niki Hofmanova, ne ha concessi tre ad Alexa Guarachi. La vittoria che mi ha maggiormente impressionato è il 6-0 6-1 rifilato dalla statunitense Gail Brodsky a Gabriela Paz, più che altro per le dimensioni del punteggio. Buona prova anche per Hanna Orlik, in cerca di riscatto dopo l'eliminazione al primo turno subita all'Eddie Herr. Bojana Jovanovski non si smentisce: quando il match va al terzo set, lo vince quasi sempre. Vittoria in tre set anche per Ioanna Ivan contro Richel Hogenkamp.
Di seguito il riepilogo dei risultati:
Radwanska d. Buchina 6-0 6-2
Tabakova d. Van Uitert 6-4 6-4
Konta d. Paulson 6-1 6-2
Weinhold d. Prentner 6-0 6-1
Riske d. Halep 6-3 6-2
Astrugo d. Swanepoel 6-2 7-5
Jovanovski d. Aguilar 6-7(3) 6-4 6-2
Spremo d. Savinykh 6-3 6-4
L. McHale d. Piter 6-3 6-2
Orlik d. Stephens 6-3 6-0
Ivan d. Hogenkamp 7-6(1) 5-7 6-1
Burdette d. L. Kichenok 6-3 6-0
Brodsky d. Paz 6-0 6-1
Curtis d. Solovieva 6-1 6-4
Hofmanova d. Guarachi 6-1 6-2

1 comment:

Anonymous said...

La Radwanska è troppo forte, la Orlik diventerà la più forte.

Terza di Copertina.

"Cementi di Gloria" è l'opera prima di Paolo Ricaldi, aka Mr. Pemulis, che nell'estate 2007 ha girato in lungo e largo i tornei di preparazione agli Us Open - il c.d. minicircuito chiamato Us Open Series - è tornato sano e salvo, anche se un po' intossicato di Tennis, e ci ha raccontato quanto visto, sentito e percepito nel Nuovo Mondo.
In questo reportage, che è un viaggio picaresco nel nordamerica, intorno al "vuoto" dello showbiz, l'autore alterna con grande potenza espressiva cronache sportive esilaranti, pagine di letteratura minimalista, storie surreali, incubi metropolitani abitati da personaggi dai nomi improbabili e aneddoti irresistibili; e lo fa utilizzando una vasta gamma di registri, che vanno dal comico al noir. Ne risulta un inno sghembo al tennis e alla vita in generale, che fa' di Ricaldi, la "next big thing" del panorama letterario mediterraneo.