Friday, December 07, 2007

Orange Bowl U-18 maschile: Dimitrov batte nuovamente Ignatik; fuori Williams, Berankis ancora in corsa.

Nel giro di una settimana il talentuoso Grigor Dimitrov supera per la seconda volta il n. del ranking Itf Ulad Ignatik, portando in parità il bilancio confronti diretti con il bielorusso nei tornei Itf (2 vittorie per parte: Ignatik in Copa Gerdau e Open del Canada; Dimitrov all’Eddie Herr e Orange Bowl). Questa volta Grigor parte subito forte e non concede all’avversario alcuna chance di rientrare nel match (6-2 6-4). Il prossimo avversario del sedicenne bulgaro sarà Radu Albot che si è imposto su Rhyne Williams in tre set, con il punteggio di 6-2 4-6 6-2. Il moldavo, quando è in giornata può far male a molti, e ciò la dice lunga sulle potenzialità di Giacomo Miccini, che la settimana scorsa ha sconfitto Albot in due set.
Pur concedendosi qualche pausa, il lituano Ricardas Berankis vince in tre set contro Yuki Bhambri [6-3 6-7(4) 6-1] e resta teoricamente ancora in corsa per scavalcare Ignatik e chiudere la stagione al primo posto del ranking Itf, obiettivo raggiungibile solo vincendo il torneo. Ma il cammino di Berankis non è affatto agevole, poiché oggi se la vedrà con Buchanan (dal quale ha appena perso al secondo turno Eddie Herr), in semi, eventualmente, prenderebbe il vincente di Elias vs Jenkins e in finale uno tra Dimitrov, Albot, Harrison e Janowicz. Vale la pena di segnalare anche la vittoria in due set (6-4 6-3) del 15enne texano Ryan Harrison sul cileno Ricardo Urzua-Rivera (n.10 del ranking Itf e testa di serie n.4 del Torneo), che lo statunitense peraltro ha già battuto in ottobre a Osaka.

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Terza di Copertina.

"Cementi di Gloria" è l'opera prima di Paolo Ricaldi, aka Mr. Pemulis, che nell'estate 2007 ha girato in lungo e largo i tornei di preparazione agli Us Open - il c.d. minicircuito chiamato Us Open Series - è tornato sano e salvo, anche se un po' intossicato di Tennis, e ci ha raccontato quanto visto, sentito e percepito nel Nuovo Mondo.
In questo reportage, che è un viaggio picaresco nel nordamerica, intorno al "vuoto" dello showbiz, l'autore alterna con grande potenza espressiva cronache sportive esilaranti, pagine di letteratura minimalista, storie surreali, incubi metropolitani abitati da personaggi dai nomi improbabili e aneddoti irresistibili; e lo fa utilizzando una vasta gamma di registri, che vanno dal comico al noir. Ne risulta un inno sghembo al tennis e alla vita in generale, che fa' di Ricaldi, la "next big thing" del panorama letterario mediterraneo.