Saturday, December 08, 2007

Orange Bowl U-18 femminile: Melanie Oudin - fermatela! Arantxa Rus on fire!

Il destino non porta bene a chi compie gli anni nel giorno del match: Ula Radwanska aveva rovinato la festa di compleanno alla Vandeweghe, Melanie Oudin batte (e fa sclerare) Ula Radwanska nel giorno del suo 17esimo compleanno. La polacca è più completa della sua avversaria, ma quando Melanie spinge con quel drittone non ti fa giocare, se sbaglia poco è ingiocabile. In un match sospeso due volte a causa della pioggia, la Radwanska riesce a strappare un set solo quando la sua avversaria gioca un tennis meno aggressivo del solito. Per il resto è un monologo: 6-1 6-7(3) 6-0. E' 26esima vittoria consecutiva di Melanie, che vola in Semi dove troverà la sua amica, partner di allenamento e compagnia di doppio Mallory Cecil, in coppia con la quale ha raggiunto la finale dell'Eddie Herr. Nei due confronti diretti precedenti in singolare, risalenti al 2006, ha vinto entrambe le volte la Oudin.
A completare il quadro delle Semifinaliste è l'olandese Arantxa Rus che, dopo essersi presa la rivincita su Kasia Piter (dalla quale aveva perso nei Quarti all'Eddie Herr), sovrasta la pur rapida Ksenia Pervak (6-1 6-0 lo score finale). La Rus è attesa in Semi da Milchelle Larcher De Brito. Le due si sono affrontate di recente nella Semifinale del 25mila di San Luis Potosi, in Messico, e la Rus si è imposta in due set 7-5 6-1.

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Terza di Copertina.

"Cementi di Gloria" è l'opera prima di Paolo Ricaldi, aka Mr. Pemulis, che nell'estate 2007 ha girato in lungo e largo i tornei di preparazione agli Us Open - il c.d. minicircuito chiamato Us Open Series - è tornato sano e salvo, anche se un po' intossicato di Tennis, e ci ha raccontato quanto visto, sentito e percepito nel Nuovo Mondo.
In questo reportage, che è un viaggio picaresco nel nordamerica, intorno al "vuoto" dello showbiz, l'autore alterna con grande potenza espressiva cronache sportive esilaranti, pagine di letteratura minimalista, storie surreali, incubi metropolitani abitati da personaggi dai nomi improbabili e aneddoti irresistibili; e lo fa utilizzando una vasta gamma di registri, che vanno dal comico al noir. Ne risulta un inno sghembo al tennis e alla vita in generale, che fa' di Ricaldi, la "next big thing" del panorama letterario mediterraneo.