Monday, December 03, 2007

Orange Bowl Under-16: Miccini fuori al primo turno, bene Colella.

Dopo l'amara sconfitta subita da Luka Somen lo scorso mercoledi (al secondo turno dell'Eddie Herr), Giacomo aveva deciso di giocare il torneo Under-16 (non quello del U-18) dell'Orange Bowl, con l'obiettivo di poter disputare più match e - perchè no - di arrivare fino in fondo al torneo. Anche Bernard Tomic aveva compiuto la stessa scelta di Giacomo, i due sono le prime due teste di serie del Torneo. Senonchè, al primo turno, arriva la doccia fredda: Miccini sconfitto in tre set dal texano Harry Fowler (che a Bradenton aveva perso da Gaio alle Qualificazioni), dopo aver vinto il primo set 6-0 (0-6 6-3 6-3). E' una brutta sconfitta, che brucerà per giorni. Buon avvio, invece, per Alessandro Colella che supera in due set (6-2 6-3) il bielorusso Vladzimir Kruk, n. 12 del seeding e runner up (in coppia con Viktorya Yemialyanova) nel misto U-16 dell'Eddie Herr. Mentre oggi sono in programma i match di primo turno di Andrea Stucchi (contro lo spagnolo Lizaryturry), Matteo Civarolo (contro lo statunitense Junior Ore) e Federico Gaio (contro lo statunitense Mousheg Hovhannisyan).

3 comments:

Anonymous said...

tutto giusto quello che dici Paolo..a parziale scusante di Giacomo la stagione lunga e intensa che ha avuto viaggiare dall'America al sud ameica passando per l'Africa con puntate in Italia per poi tornare in America non è facile per un ragzzo di 15 anni..
Ricaricare le pile please...io ci credo il tennis c'è!

Michael_Pemulis said...

ne sono convinto anch'io, caro ivan. ricaricare le pile e, senza scoraggiarsi, fare il punto su quello che non sta funzionando. di fasi come questa, nella carriera ne avra' tante, l'importante e' uscirne piu' forte, come giocatore e come persona.

Anonymous said...

era vanti 60 10 l'altro ha spezzato il gioco con un pausa fisiologica?! al rientro la partita è cambiata....

Terza di Copertina.

"Cementi di Gloria" è l'opera prima di Paolo Ricaldi, aka Mr. Pemulis, che nell'estate 2007 ha girato in lungo e largo i tornei di preparazione agli Us Open - il c.d. minicircuito chiamato Us Open Series - è tornato sano e salvo, anche se un po' intossicato di Tennis, e ci ha raccontato quanto visto, sentito e percepito nel Nuovo Mondo.
In questo reportage, che è un viaggio picaresco nel nordamerica, intorno al "vuoto" dello showbiz, l'autore alterna con grande potenza espressiva cronache sportive esilaranti, pagine di letteratura minimalista, storie surreali, incubi metropolitani abitati da personaggi dai nomi improbabili e aneddoti irresistibili; e lo fa utilizzando una vasta gamma di registri, che vanno dal comico al noir. Ne risulta un inno sghembo al tennis e alla vita in generale, che fa' di Ricaldi, la "next big thing" del panorama letterario mediterraneo.