Friday, November 30, 2007

Blog di Tammy Hendler del 29 novembre

Bradenton, giovedi, 29 novembre 2007
Di nuovo un saluto da Bradenton, Florida.
In questi ultimi due giorni ho giocato due belle partite, qui all’Eddie Herr.
Questa è sempre stata la mia settimana preferita, adoro giocare qui alla Img Academy davanti a tanta gente e con tante cose da fare nella giornata. Ho un gran feeling con questi campi e con questi luoghi: uscendo dal recinto per recuperare una palla da tennis puoi incrociare un paio di farfalle sulla tua strada, con il sole della Florida che batte sulla tua schiena. Mi sembra di giocare nel cortile di casa mia.
Oggi ho giocato una gran partita contro Elena Chernyakova. Ero molto rilassata e mi sono divertita, credo che questo sia l’approccio giusto per un match. Mentre giocavo ho notato che anche i fratelli Harrison (Ryan e Christian) erano in campo contemporaneamente su due campi separati e non ho potuto fare a meno di sperare che un giorno possa accadere la stessa cosa a me e mio fratello Ricky in un torneo dello Slam. Chissà magari un giorno potremmo vincere il doppio misto al Roland Garros, sarebbe grandioso!
Anche Gian Luigi ha giocato la sua Semifinale in contemporanea con il mio match, così di tanto in tanto ho dato un’occhiata al suo score. E’ stato un match deciso da un paio di punti. Gian Luigi e la sua mamma sono venuti a trovarci a casa nel pomeriggio e, mentre giocavamo tutti insieme a Jetman (il nostro gioco preferito sul pc), ci ha detto che il prossimo anno vuole riprovarci, vuole vincere il torneo.
Finora è stata una settimana meravigliosa. Gioco e poi torno a casa dalla tua famiglia, mangio del cibo preparato in casa...non potrei avere di meglio dalla vita!
Prima di lasciarvi, vi chiedo di incrociare le dita per il mio match di domani contro Gabriela Paz, sul quale vi terrò aggiornati al più presto.
Un caloroso abbraccio,
Tammy.

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Terza di Copertina.

"Cementi di Gloria" è l'opera prima di Paolo Ricaldi, aka Mr. Pemulis, che nell'estate 2007 ha girato in lungo e largo i tornei di preparazione agli Us Open - il c.d. minicircuito chiamato Us Open Series - è tornato sano e salvo, anche se un po' intossicato di Tennis, e ci ha raccontato quanto visto, sentito e percepito nel Nuovo Mondo.
In questo reportage, che è un viaggio picaresco nel nordamerica, intorno al "vuoto" dello showbiz, l'autore alterna con grande potenza espressiva cronache sportive esilaranti, pagine di letteratura minimalista, storie surreali, incubi metropolitani abitati da personaggi dai nomi improbabili e aneddoti irresistibili; e lo fa utilizzando una vasta gamma di registri, che vanno dal comico al noir. Ne risulta un inno sghembo al tennis e alla vita in generale, che fa' di Ricaldi, la "next big thing" del panorama letterario mediterraneo.