Thursday, November 08, 2007

Madrid, Masters 2007: Justine e Serena, le strade si dividono.

Gruppo Giallo più forte del Gruppo Rosso? Gironi squilibrati? Presto fatto: ci pensa la cinica nemesi sportiva a ripristinare, al ribasso, l’equilibrio. Il ginocchio sinistro non regge il peso di Serena Williams ed ecco che la frittata, cioè la nuova miscela, è fatta. La Williams abbandona il Masters per infortunio e viene rimpiazzata da Marion Bartoli, la prima delle riserve, la quale – pronti via – si presterà alla ‘vendetta’ di Justine Henin.
Proviamo a riassumere quello che è successo ieri:
- la belga n.1 del ranking, senza strafare a dire il vero (questa volta ci ha pensato la Jankovic a battersi da sola), si è sbarazzata per la nona volta su nove sfida di JJ, con un agevole 6-2 6-2, allungando la sua striscia vincente a 22 match e assicurandosi il matematico accesso alle Semi;
- di Serena abbiamo già detto, aggiungiamo che il suo infortunio apre la strada ad Anna Chakvetadze, cui potrebbe bastare la vittoria contro JJ per approdare in Semi. Anna è in vantaggio 5 a 2 nei confronti diretti contro la serba, l’ultimo dei quali risalente al giugno scorso (vittoria della russa in finale e Hertogenbosch).
- nel gruppo rosso, la situazione di Daniela Hantuchova sembra ormai compromessa dopo la sconfitta in due set (6-2 7-6) contro una Ivanovic lanciatissima, quasi in trance agonistica. La sfida odierna tra Sveta e Maria ha il sapore di uno spareggio per l’ultimo posto disponibile in Semi.
Il gesto tecnico del giorno: il rovescio a una mano della Henin, sia lungolinea che incrociato, è decisamente un colpo da cineteca.
La cosa più brutta: i pugnetti di Ana. Va bene tutto, ha appena compiuto 20 anni, ha bisogno di caricarsi e di crederci, ma una Ivanovic ‘nadalizzata’ sotto l’aspetto dell’esultanza dopo un punto perde molto in termini di immagine.
Una riflessione ovvia: Daniela Hantuchova è la dimostrazione che nel Tennis non si vince solo con la tecnica. Sono necessari il coraggio (di essere aggressivi nei punti importanti) e una mentalità vincente.

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Terza di Copertina.

"Cementi di Gloria" è l'opera prima di Paolo Ricaldi, aka Mr. Pemulis, che nell'estate 2007 ha girato in lungo e largo i tornei di preparazione agli Us Open - il c.d. minicircuito chiamato Us Open Series - è tornato sano e salvo, anche se un po' intossicato di Tennis, e ci ha raccontato quanto visto, sentito e percepito nel Nuovo Mondo.
In questo reportage, che è un viaggio picaresco nel nordamerica, intorno al "vuoto" dello showbiz, l'autore alterna con grande potenza espressiva cronache sportive esilaranti, pagine di letteratura minimalista, storie surreali, incubi metropolitani abitati da personaggi dai nomi improbabili e aneddoti irresistibili; e lo fa utilizzando una vasta gamma di registri, che vanno dal comico al noir. Ne risulta un inno sghembo al tennis e alla vita in generale, che fa' di Ricaldi, la "next big thing" del panorama letterario mediterraneo.