Monday, November 26, 2007

Eddie Herr U-18 maschile: la svolta di Giacomo.

Con buona pace di quanti hanno arricciato il naso dopo le sconfitte della recente campagna messicana (contro Austin Krajicek, Tim Van Terheijden e David-Philipp Stojan), Giacomo sembra assolutamente in palla e sta lavorando sodo in vista del match di esordio contro Radu Albot (sconfitto da Pavel Chekhov nei Quarti lo scorso anno in questo torneo), in programma martedì 27 novembre alle 17:30 italiane. Il moldavo è uno strano giocatore, discontinuo ma, se in buona vena, capace di tutto. A New York, ad esempio, lo abbiamo visto giocare un secondo set strepitoso contro sua maestà Berankis. Tra i due non ci sono precedenti nei tornei Itf. Una vittoria convincente contro Albot sembra essere la medicina giusta per dare una scossa al finale di stagione di Miccini. A voler guardare oltre il primo turno, il Quarto di Giacomo è presidiato da Grigor Dimitrov e Uladzimir Ignatik, due eccellenti tennisti con un futuro da Top 50 nei Pro, contro i quali si può perdere, ma è vietato partire battuti. Altrimenti è la fine. Ho la personalissima convinzione che se Giacomo batte Albot e riesce a fare match pari con Dimitrov, molto presto arriveranno anche i primi punti Atp.

1 comment:

ivan sabatini said...

Possibili sorprese del primo turno

Biryukov che batte Garanganaga 13.

Krajinovic che batte Tomic 7.

Formentera che batte Urzua 4.

Dadic che batte Willis 14.

Per quanto riguarda i miei possibili Ottavi sono

Ignatik-Biryukov
Dimitrov-Miccini
Pospisil-Draganja
R.Harryson-Krajinovic che sfida!
Janowicz-Bhambri
Grigorov-Formentera
R.Williams-Elias che sfida!!
Berankis-Dadic

Terza di Copertina.

"Cementi di Gloria" è l'opera prima di Paolo Ricaldi, aka Mr. Pemulis, che nell'estate 2007 ha girato in lungo e largo i tornei di preparazione agli Us Open - il c.d. minicircuito chiamato Us Open Series - è tornato sano e salvo, anche se un po' intossicato di Tennis, e ci ha raccontato quanto visto, sentito e percepito nel Nuovo Mondo.
In questo reportage, che è un viaggio picaresco nel nordamerica, intorno al "vuoto" dello showbiz, l'autore alterna con grande potenza espressiva cronache sportive esilaranti, pagine di letteratura minimalista, storie surreali, incubi metropolitani abitati da personaggi dai nomi improbabili e aneddoti irresistibili; e lo fa utilizzando una vasta gamma di registri, che vanno dal comico al noir. Ne risulta un inno sghembo al tennis e alla vita in generale, che fa' di Ricaldi, la "next big thing" del panorama letterario mediterraneo.