Thursday, November 15, 2007

Brava Julia!

Il deserto californiano porta bene a Julia Boserup. La teenager americana - inserita da tempo nella mia watch-list dei ragazzi “terribili” in prospettiva 2008 - ha superato in tre set (6-1 6-7 6-2) la connazionale Bethanie Mattek (n.112 al mondo), al primo turno del 50mila Itf di La Quinta (Charlie M. Desert Classic II 2007) e, proprio mentre scrivo questo post, è appena scesa in campo per affrontare la brasiliana Maria-Fernanda Alves. Posso immaginare la gioia e l’entusiasmo dei genitori e di tutto lo staff che lavora quotidianamente con Julia. La Mattek sarà anche scesa in campo pigra o con qualche problema fisico, ma provate a chiedere a qualunque sedicenne che gioca a questi livelli: vittorie come queste sono importantissime e ripagano i sacrifici (finanziari, umani, etc.) e le rinunce di una vita. Non è enfasi retorica la mia, chi vive di tennis e per il tennis può confermare che non esagero.

1 comment:

Anonymous said...

Caro Pem, come accade spesso in questi casi, a casa Boserup hanno festeggiato troppo dopo il match, perche' la Alves ha vinto 6-2 7-5 contro la Boserup. cmq hai ragione, sono il padre di una junior agonista, so cosa si prova. mi commuovo al solo pensiero.

Terza di Copertina.

"Cementi di Gloria" è l'opera prima di Paolo Ricaldi, aka Mr. Pemulis, che nell'estate 2007 ha girato in lungo e largo i tornei di preparazione agli Us Open - il c.d. minicircuito chiamato Us Open Series - è tornato sano e salvo, anche se un po' intossicato di Tennis, e ci ha raccontato quanto visto, sentito e percepito nel Nuovo Mondo.
In questo reportage, che è un viaggio picaresco nel nordamerica, intorno al "vuoto" dello showbiz, l'autore alterna con grande potenza espressiva cronache sportive esilaranti, pagine di letteratura minimalista, storie surreali, incubi metropolitani abitati da personaggi dai nomi improbabili e aneddoti irresistibili; e lo fa utilizzando una vasta gamma di registri, che vanno dal comico al noir. Ne risulta un inno sghembo al tennis e alla vita in generale, che fa' di Ricaldi, la "next big thing" del panorama letterario mediterraneo.