Tuesday, November 07, 2006

Ore 22:15 di venerdì 3 novembre, i sogni diventano realta’: Alvarillo da il benvenuto a Elena Dementieva


Traduzione libera dal Diario del piccolo Alvaro.
Oggi come non mai i sogni diventano realta’: la lista dei voli m’informa che Elena e mamma Vera (The Mom) sono in arrivo al Terminal 4. Dopo averci pensato un po’ su nel tentativo di gestire le emozioni che l’evento comporta, decido di recarmi di fronte agli ascensori, all’uscita del gate. All’improvviso intravedo il classico borsone blu della Yonex e realizzo che e’ giunto il momento di dare il benvenuto alla ragazza piu’ carina che abbia mai visto (parole di Alvaro!). Elena e Mamma Vera vengono verso di me, ci salutiamo, un saluto vero non i soliti convenevoli, e insieme ci muoviamo verso il nastro trasportatore per recuperare il bagaglio da stiva. Fortunatamente (per me) c’e’ da attendere, così ho la possibilita’ di passare piu’ tempo con la “divina” moscovita, che non e’ soltanto leggiadra, ma e’ anche molto cool nel look (vedere la foto per credere). ‘The Mom’ – che è quella che parla di solito, poiche’ Lena e’ di una timidezza ai limiti dell’imbarazzo – mi ha fatto una serie di domande sull’hotel, sullo stadio e mi ha persino chiesto se fossero le prime nel novero delle otto pretendenti a raggiungere Madrid. Con molta educazione mista a cortesia le ho risposto che Patty Schnyder (non dimentichiamoci che la svizzera e’ riserva), lo spot vivente Maria Sharapova e Svetlana “The Terminator” Kuznetsova erano gia’ arrivate e che Nadia Petrova sarebbe atterrata nei prossimi trenta minuti. Abbiamo chiacchierato un po’ e, senza mascherare il mio rammarico, ho detto loro che Masha ha totalmente monopolizzato l’attenzione dei Media a Madrid: “M. che incontra i giocatori del Real Madrid; M. che fa’ shopping; M. che si allena...” A quel punto mi lascio sopraffare da una vena informale e affermo con tono perentorio...”Non se ne può più!”. E le mie interlocutrici scoppiano in una risata fragorosa. Dopo di che’ mi faccio immortalare nella foto che vedete in alto e le assicuro che qui a Madrid ha tanti fan, nonostante manchi dal 2001, quando appena 20enne venne a giocare le finali di Fed Cup.
Che dire: simpaticamente timida (o timidamente simpatica), elegante ai limiti del sontuoso, bella da ipnotizzarti, cool come mai mi sarei aspettato, Elena ha superato ogni mia iperbolica aspettativa sul suo conto.

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Terza di Copertina.

"Cementi di Gloria" è l'opera prima di Paolo Ricaldi, aka Mr. Pemulis, che nell'estate 2007 ha girato in lungo e largo i tornei di preparazione agli Us Open - il c.d. minicircuito chiamato Us Open Series - è tornato sano e salvo, anche se un po' intossicato di Tennis, e ci ha raccontato quanto visto, sentito e percepito nel Nuovo Mondo.
In questo reportage, che è un viaggio picaresco nel nordamerica, intorno al "vuoto" dello showbiz, l'autore alterna con grande potenza espressiva cronache sportive esilaranti, pagine di letteratura minimalista, storie surreali, incubi metropolitani abitati da personaggi dai nomi improbabili e aneddoti irresistibili; e lo fa utilizzando una vasta gamma di registri, che vanno dal comico al noir. Ne risulta un inno sghembo al tennis e alla vita in generale, che fa' di Ricaldi, la "next big thing" del panorama letterario mediterraneo.