Wednesday, November 15, 2006

SEC, Madrid 2006: pillole di statistica.

Le statistiche nel Tennis non sempre forniscono messaggi interessanti. Spesso sono ridondanti, quando non sono fuorvianti. Nel caso del Master di Madrid, Pem ha provato ad analizzare le statistiche del Torneo, con focus su 4 delle 8 protagoniste. La piu' deludente: Elena Dementieva. La rivelazione: Martina Hingis. La favorita sulla carta (che nello sport in genere non vince mai): Maria Sharapova. La vincitrice: Justine Henin.
Sulla Dementieva si rischia di esser ripetitivi: il problema non e’ tanto nei 31 doppi falli in 27 turni di servizio (dato complessivo), ma quanto nei punti giocati, la sua esangue rimessa in gioco concede troppi vantaggi alle avversarie, e per fortuna che – da combattente qual e’ – la russa riesce ad annullare 25 palle break su un totale di 40 p.b. concesse (ne concede mediamente 1,5 per ogni game di servizio). Gioca bene sulla seconda delle avversarie, ma non basta.
Martina Hingis nel complesso ha servito decentemente (tenendo conto anche che nel RR ha affrontato le future finaliste del torneo), ricavando piu’ del 50% dei punti disponibili sul proprio servizio (considerando sia la prima sia la seconda palla), mettendo a segno 8 ace in 3 match, che sembrano una miseria ma la Sharapova, non una qualsiasi, ne ha totalizzati 11 giocando in pratica lo stesso numero di game. Apprezzabile la performance dell’elvetica nei turni di risposta: ha percentuali non troppo distanti da quelle della Henin, ed e’ stata molto efficace nei punti importanti, trasformando ben 15 delle 29 palle break (il 52%) che ha avuto a disposizione nel torneo.
Dai numeri di Maria Sharapova si evince che il rendimento della sua seconda di servizio e’ stato abbastanza modesto: con la seconda ha incamerato solo il 46% dei punti giocati. Maria, nel complesso, ha servito al di sotto del suo standard, e questo spiega le 25 palle break concesse in 36 turni di servizio.
Veniamo alle statistiche della vincitrice dei Championships: qualche doppio fallo di troppo (29 su 58 turni di servizio disputati), conseguenza del fatto che Justine tira sia la prima sia la seconda; ottimo e’, infatti, il rendimento della sua seconda di servizio (57% dei punti, una percentuale alla Roger Federer), una seconda lavorata spesso servita al corpo dell’avversaria. Ma il fattore chiave del successo di Justine è tutto racchiuso nella sua mirabolante risposta alla seconda delle sue opponenti, grazie alla quale totalizza il 57% dei punti disponibili e che le permette di ottenere ben 61 palle break nei 58 turni di risposta giocati.

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Terza di Copertina.

"Cementi di Gloria" è l'opera prima di Paolo Ricaldi, aka Mr. Pemulis, che nell'estate 2007 ha girato in lungo e largo i tornei di preparazione agli Us Open - il c.d. minicircuito chiamato Us Open Series - è tornato sano e salvo, anche se un po' intossicato di Tennis, e ci ha raccontato quanto visto, sentito e percepito nel Nuovo Mondo.
In questo reportage, che è un viaggio picaresco nel nordamerica, intorno al "vuoto" dello showbiz, l'autore alterna con grande potenza espressiva cronache sportive esilaranti, pagine di letteratura minimalista, storie surreali, incubi metropolitani abitati da personaggi dai nomi improbabili e aneddoti irresistibili; e lo fa utilizzando una vasta gamma di registri, che vanno dal comico al noir. Ne risulta un inno sghembo al tennis e alla vita in generale, che fa' di Ricaldi, la "next big thing" del panorama letterario mediterraneo.