Friday, November 10, 2006

Il blog nel blog: Rennae Stubbs da Madrid.

Forse pochi di voi passano il loro tempo a leggere blog dei giocatori sui siti ufficiali ATP e WTA. Pem che e’ la quintessenza della curiosita’ indugia spesso in questo passatempo. E questa settimana si è imbattuto nel blog di una veterana del circuito, l’australiana Rennae Stubbs, classe 1971 (= Generation X), che ci ha svelato (pochi) retroscena del Masters di Madrid e si e’ fatta conoscere meglio (?) dalla massa di appassionati.
Rennae è una deliziosa (quasi) signora 35enne, con all’attivo 55 titoli vinti in doppio. Definirla una doppista è riduttivo, Stubbsy è una delle regine di questa disciplina, ha giocato e vinto contro le piu’ grandi di almeno tre generazioni. In coppia con Lisa Raymond ha vinto 4 titoli dello Slam, nonche’ l’edizione 2001 del Masters. A partire dal 2005 ha sciolto il sodalizio con l’americana (perche’?), scegliendo come partner la grandissima Cara Black. E proprio con quest’ultima si e’ guadagnata il diritto a disputare il Master di Madrid. E nella capitale spagnola la “chioccia” del circuito ha assunto il doppio ruolo di giocatrice e cronista del patinato mondo dello show.
Vediamo in sintesi cosa ci ha raccontato Rennae:
1) Maria Sharapova fa colazione con uova (strapazzate) e prosciutto + frutta fresca;
2) Si concede una sessione di massaggi quasi tutte le sere, perche’ il fisico è quello che è, l’eta' avanza, etc.;
3) A Madrid si mangia e si beve, e si tiratardi. Se poi la tua guida turistica è Conchita Martinez (grande amica di Stubbsy, nonche' pugnace storica rivale in doppio), il divertimento ed i piaceri culinari (e non solo) sono assicurati.
4) Quando non è in Australia risiede a Tampa (Florida), circa 40 miglia a nord di Bradenton, quartier generale di Nick, noche’ officina-tempio del tennis mondiale;
5) ha sciorinato esempi di slang australiano, tratteggiando gli ‘aussie’ come strana gente, un po’ bizzarra.
Non complesso Stubbsy non e’ spiaciuta a Pem, che ha colto solo due lacune nel suo blog:
a) l’analisi dei match giocati è spesso volutamente superficiale, si vede lontano un miglio che “la blogger” di turno ha tanto da dire ma preferisce glissare o essere diplomatica, senza esporsi piu’ di tanto (si tratta pur sempre di colleghe, no?);
b) lo stile è gradevole ma forse un po’ troppo patinato. Pem preferisce l’esistenzialismo di Marat Safin, che sul sito dell’ATP è stato semplicemente grandissimo nel mettere a nudo i tratti della sua personalita’ che lo rendono paragonabile ad un personaggio di Dostoevskij. Eh gia’, a Fedor piacerebbe molto “la testa” di Marat.

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Terza di Copertina.

"Cementi di Gloria" è l'opera prima di Paolo Ricaldi, aka Mr. Pemulis, che nell'estate 2007 ha girato in lungo e largo i tornei di preparazione agli Us Open - il c.d. minicircuito chiamato Us Open Series - è tornato sano e salvo, anche se un po' intossicato di Tennis, e ci ha raccontato quanto visto, sentito e percepito nel Nuovo Mondo.
In questo reportage, che è un viaggio picaresco nel nordamerica, intorno al "vuoto" dello showbiz, l'autore alterna con grande potenza espressiva cronache sportive esilaranti, pagine di letteratura minimalista, storie surreali, incubi metropolitani abitati da personaggi dai nomi improbabili e aneddoti irresistibili; e lo fa utilizzando una vasta gamma di registri, che vanno dal comico al noir. Ne risulta un inno sghembo al tennis e alla vita in generale, che fa' di Ricaldi, la "next big thing" del panorama letterario mediterraneo.