Il Master è spettacolo per definizione, la cornice del caldo pubblico madrileno rappresenta un ulteriore fattore di spettacolo. Ma, dopo la conclusione della prima giornata della kermesse che vede impegnata l’elite del tennis femminile mondiale, possiamo sicuramente affermare (con qualche rimpianto?) che nei tre match disputati è mancato un sostanziale equilibrio. Ci può essere spettacolo senza equilibrio? Pemulis ha qualche dubbio a riguardo. E non solo perche’ a volte lo spettacolo può essere anche noiosetto, ma soprattutto perche’ lo spettacolo e’ dimostrazione di talento e bravura, e’ quella capacita’ che trascina il pubblico e suscita notevoli impressioni emotive. Tutto questo, a volte, prescinde dall’equilibrio, dalla presenza di forze contrapposte che si compensano fino quasi ad annullarsi reciprocamente. Ma non in tutti i casi.
Ma, torniamo al tennis giocato e proviamo ad analizzare quanto e’ accaduto nell’arena di Madrid: 3 partite disputate, per un totale di sette set, di cui solo uno in equilibrio (il tie-break vinto da Martina su Justine), un equilibrio strano perche’ frutto di una rimonta (Justine era avanti 6-2 5-2), nessun match che supera le due ore di gioco.
Wednesday, November 08, 2006
SEC Madrid 2006, Day 1: spettacolo senza equilibro?
Pubblicato da Michael_Pemulis alle 11:20 AM
Etichette: WTA Masters Cup 2006
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Terza di Copertina.
"Cementi di Gloria" è l'opera prima di Paolo Ricaldi, aka Mr. Pemulis, che nell'estate 2007 ha girato in lungo e largo i tornei di preparazione agli Us Open - il c.d. minicircuito chiamato Us Open Series - è tornato sano e salvo, anche se un po' intossicato di Tennis, e ci ha raccontato quanto visto, sentito e percepito nel Nuovo Mondo.
In questo reportage, che è un viaggio picaresco nel nordamerica, intorno al "vuoto" dello showbiz, l'autore alterna con grande potenza espressiva cronache sportive esilaranti, pagine di letteratura minimalista, storie surreali, incubi metropolitani abitati da personaggi dai nomi improbabili e aneddoti irresistibili; e lo fa utilizzando una vasta gamma di registri, che vanno dal comico al noir. Ne risulta un inno sghembo al tennis e alla vita in generale, che fa' di Ricaldi, la "next big thing" del panorama letterario mediterraneo.
In questo reportage, che è un viaggio picaresco nel nordamerica, intorno al "vuoto" dello showbiz, l'autore alterna con grande potenza espressiva cronache sportive esilaranti, pagine di letteratura minimalista, storie surreali, incubi metropolitani abitati da personaggi dai nomi improbabili e aneddoti irresistibili; e lo fa utilizzando una vasta gamma di registri, che vanno dal comico al noir. Ne risulta un inno sghembo al tennis e alla vita in generale, che fa' di Ricaldi, la "next big thing" del panorama letterario mediterraneo.
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