Thursday, December 21, 2006

Bollettieri alza il velo sull’off season training.

I verbi chiave-fattori-di-successo di ogni sito Internet che si rispetti sono: rivelare, svelare, divulgare. La regola vale anche per il Tennis; chi naviga i siti ufficiali di atleti e coach conosce molto bene – e apprezza – il dilagare di diari, note, scarabocchi e strumenti vari di comunicazione con i fan. Nick Bollettieri, che della galassia avanguardista dei comunicatori è il precursore, sul suo sito ufficiale fa’ qualcosa che pochi hanno fatto prima d’ora: alza il velo sui campi di allenamento e svela agli appassionati del genere i nomi – con tanto di servizio fotografico a corredo della disclosure – dei professionisti che hanno scelto i campi all’aperto di Bradenton come sede del loro training invernale. A pensarci bene, in questo caso il retroscena ha insito in sé un messaggio autopromozionale, ma è forse sbagliato fare dell’autopromozione nel contesto di un sito ufficiale? Ma veniamo al punto: Bollettieri parte dall’assunto inattaccabile che il successo è il risultato di anni di duro lavoro e di preparazione quasi maniacale finalizzata al raggiungimento di un livello di eccellenza. Bene, vediamo chi ha scelto Bradenton per elevare il suo livello, oltre che per allenarsi all’aperto in vista del tour australiano: Sharapova, Vaidisova, Golovin, Haas, Malisse e Mirnyi sono di casa a Bradenton, la loro presenza è scontata; meno scontata è la scelta di Gael Monfils che, in fuga dal gelo parigino, ha scelto come meta l’oasi dell’Academy; il buon Gilbert ha portato Andy Murray da Nick, e non altrove, a lavorare sul servizio e sulla tenuta atletica; Radek Stepanek ha attraversato l’Atlantico (separandosi temporaneamente da Martina?) ed ha eletto domicilio sulla 34° West, per tornare a darci dentro dopo l’infortunio; anche Nenad Zimonjic, che è un po’ doppista e un po’ coach, a 30 anni suonati, ha scelto gli stessi ameni luoghi per svernare e – chissà – per apprendere innovativi efficaci sistemi di allenamento. Perchè la grandezza passa attraverso il sacrificio. No?

2 comments:

Anonymous said...

Veramente interessante soprattutto per i tips.

Michael_Pemulis said...

grazie! per così poco!

Terza di Copertina.

"Cementi di Gloria" è l'opera prima di Paolo Ricaldi, aka Mr. Pemulis, che nell'estate 2007 ha girato in lungo e largo i tornei di preparazione agli Us Open - il c.d. minicircuito chiamato Us Open Series - è tornato sano e salvo, anche se un po' intossicato di Tennis, e ci ha raccontato quanto visto, sentito e percepito nel Nuovo Mondo.
In questo reportage, che è un viaggio picaresco nel nordamerica, intorno al "vuoto" dello showbiz, l'autore alterna con grande potenza espressiva cronache sportive esilaranti, pagine di letteratura minimalista, storie surreali, incubi metropolitani abitati da personaggi dai nomi improbabili e aneddoti irresistibili; e lo fa utilizzando una vasta gamma di registri, che vanno dal comico al noir. Ne risulta un inno sghembo al tennis e alla vita in generale, che fa' di Ricaldi, la "next big thing" del panorama letterario mediterraneo.