Sunday, December 17, 2006

USTA: "giochiamoci la Wild Card". E la Brengle risponde: "presente".

Secondo quanto riportato da Colette Lewis, una delle più aggiornate sul globo in tema di junior tennis, la 16enne statunitense Madison Brengle – di cui Pem vi ha parlato di recente – fresca reduce dalle semifinali dell’Orange Bowl, avrebbe vinto il Mini torneo USTA disputato per aggiudicarsi una wild-card per l’Australian Open. Parrebbe che la Brengle abbia sconfitto in finale Jessica Kirkland. Non conosciamo il nome delle altre partecipanti alla mini-competizione. Ora, a parte i complimenti di rito alla brava Madison – che qui vedete in azione nel torneo Junior di Wimbledon 2006, è il caso di spezzare una lancia in favore di questo criterio “agonistico” per l'assegnazione delle wild card, usato da molte Federazioni nei Paesi tennisticamente evoluti. All’USTA (Federazione americana) spetta una WC per gli Australian Open? Ebbene, i “liberal” americani decidono di bandire le scelte discrezionali o quelle basate sul ranking (WTA o ITF in questo caso), e dicono: "ragazze, giocatevi la Wild Card". Il sistema offre l’opportunità di competere ai più giovani – come la Brengle – che non hanno la classifica nemmeno per disputare le qualificazioni in un Torneo dello Slam. E in alcuni casi le Federazioni assegnano anche un prize money ai partecipanti al Mini-Torneo. Non male, vero?

1 comment:

Anonymous said...

niente male davvero. ho letto che anche la Federazione australiana sta adottando lo stesso sistema per assegnare le WC per l'A.O. 2007. Guggione e Molik sono le teste di serie dei rispettivi Mini-Tornei. Viva la democrazia competitiva!

Terza di Copertina.

"Cementi di Gloria" è l'opera prima di Paolo Ricaldi, aka Mr. Pemulis, che nell'estate 2007 ha girato in lungo e largo i tornei di preparazione agli Us Open - il c.d. minicircuito chiamato Us Open Series - è tornato sano e salvo, anche se un po' intossicato di Tennis, e ci ha raccontato quanto visto, sentito e percepito nel Nuovo Mondo.
In questo reportage, che è un viaggio picaresco nel nordamerica, intorno al "vuoto" dello showbiz, l'autore alterna con grande potenza espressiva cronache sportive esilaranti, pagine di letteratura minimalista, storie surreali, incubi metropolitani abitati da personaggi dai nomi improbabili e aneddoti irresistibili; e lo fa utilizzando una vasta gamma di registri, che vanno dal comico al noir. Ne risulta un inno sghembo al tennis e alla vita in generale, che fa' di Ricaldi, la "next big thing" del panorama letterario mediterraneo.