Thursday, December 14, 2006

Tennis Insiders: Ula, Aga e Nicole.

Un particolare interessante raccolto sui campi secondari dell’Accademia (leggi: Bollettieri Tennis Academy):
“Aga” Radwanska ha accompagnato e sostenuto la sorella minore Urszula nella sua marcia, a colpi di randello, verso la vittoria dell’Eddie Herr. E’ scontato affermare che la presenza e il supporto di Aga, hanno rappresentato un fattore chiave del rendimento di “Ula”, che ha fagocitato le avversarie (vedi post precedente sull’Eddie Herr). Pare, tuttavia, che, durante la settimana del torneo, Radwanska senior non si sia soltanto allenata con la sorella, ma abbia trascorso molte ore sui campi di allenamento in compagnia di Nicole Vaidisova - la più agguerrita delle teen-ager “armate” di racchetta – che è di casa da Bollettieri. Chi le ha viste armeggiare sul “rettangolo” assicura che la cosa sia stata un autentico spettacolo. E non gli si può dar torto, visto che la rapidità di Aga ed il punch di Nicole, formano la miscela perfetta del tennis moderno.
Infine, tornando su Urszula Radwanska, non possiamo fare a meno rilevare come la stanchezza accumulata nei 6 match dell’Eddie Herr e l’assenza (?) della sorella maggiore abbiano inciso negativamente sulle perfomance della settimana successiva nell’Orange Bowl: a Crandon Park, infatti, Ula si è fermata al terzo turno, sconfitta 6-2 6-3 dalla russa Pivovarova, ossia dalla medesima giocatrice alla quale aveva concesso la miseria di tre game nella semifinale dell’Eddie Herr.

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Terza di Copertina.

"Cementi di Gloria" è l'opera prima di Paolo Ricaldi, aka Mr. Pemulis, che nell'estate 2007 ha girato in lungo e largo i tornei di preparazione agli Us Open - il c.d. minicircuito chiamato Us Open Series - è tornato sano e salvo, anche se un po' intossicato di Tennis, e ci ha raccontato quanto visto, sentito e percepito nel Nuovo Mondo.
In questo reportage, che è un viaggio picaresco nel nordamerica, intorno al "vuoto" dello showbiz, l'autore alterna con grande potenza espressiva cronache sportive esilaranti, pagine di letteratura minimalista, storie surreali, incubi metropolitani abitati da personaggi dai nomi improbabili e aneddoti irresistibili; e lo fa utilizzando una vasta gamma di registri, che vanno dal comico al noir. Ne risulta un inno sghembo al tennis e alla vita in generale, che fa' di Ricaldi, la "next big thing" del panorama letterario mediterraneo.