Wednesday, January 17, 2007

AO 2007: resoconto della terza giornata (sessione diurna)

La nave ammiraglia dello Show itinerante procede a velocita’ di crociera. Alla fine della sessione diurna della terza giornata, non si contano vittime illustri tra i membri dell’equipaggio, eccezion fatta per Carlos Ferrero e Francesca Schiavone. Gli spettatori si godono lo spettacolo sui ponti esterni lungo l’intero perimetro della nave. A prua Roger Federer mette a posto il servizio e stende lo zio Jonas Bjorkman, per poi lasciare il testimone a un A-Rod concentrato, che a sua volta si disfa del solido Gicquel senza correre rischi. A tribordo Novak Djokovic mette in moto il suo rullo compressore, tanto quanto basta per schiacciare Feliciano Lopez in versione semi-turista, rullo compressore che viene in seguito utilizzato da Nadia Petrova per avventarsi sulla povera Gisela Dulko, mentre a Serenona la mitragliatrice si inceppa per meta’ gara, nonostante i deboli colpi di sbarramento dell’avversaria. A babordo Jelena Jankovic sbriga la pratica celermente, risparmiando energie preziose per un’eventuale seconda settimana di pallate, nonno Arthurs – sospinto dal pubblico locale – perfora il campo con 28 ace e scava un tunnel verso il terzo turno, mentre a Gasquet basta mettere un po’ di pressione sull’avversario per indurlo al suicidio tennistico. A poppa il detronizzato Juan Carlos Ferrero viene disarcionato dall’emergente Danai Udomchoke, a seguire Elena Dementieva esibisce l’intero repertorio di doppi falli ed errori gratuiti, che contro un’avversaria piu’ forte di Martina Muller di solito le costano il match. In una delle cabine sotto la prua avviene la resa di Francesca Schiavone, tradita dal servizio – in particolare dalla seconda – e da un atteggiamento a volte troppo passivo. Nella cabina n.10, quella riservata ai turisti, Maria Elena Camerin rema per oltre tre ore e alla fine supera la Vesnina, che si candida all’Oscar dell’errore gratuito. Mentre finiamo di scrivere questa pseudo-cronaca, a tribordo si è appena concluso lo Show della giornata, offerto da Marat Safin e Dudi Sela. Sapete, a Marat non piace stare in campo meno di tre ore e mezza, detesta le vittorie facili poiche’ lo obbligano all’allenamento supplementare pomeridiano. Pertanto, se non e’ sotto nel punteggio inizia a sperimentare i colpi balisticamente piu’ difficili – ad es. quando c’e’ da lavorare la palla tira la mazzata impossibile – permettendo in tal modo all’avversario di rientrare in partita. E’ cosi’, e’ Marat, e forse lo adoriamo proprio per questa sua idiosincrasia a giocare come un ragioniere evoluto. Una nota di merito va allo sconfitto Dudi Sela, giocatore che compensa le sue carenze strutturali con una mano raffinata. A questo punto, i mansueti passeggeri si preparano agli spettacoli serali che annoverano: il favoloso mondo di Amelie, una partita di flipper giocata da due grandi animali da palcoscenico come Baghdatis e Monfils, Robredo alle prese con la sua bestia nera Jurgen Melzer. “E la nave va”, lorsignori prendano posto, si prega ti tenere spenti i telefoni portatili, grazie.

2 comments:

Anonymous said...

io io io!!!! ho visto la partita, mai influenza più otite sono capitate a fagiolo per gustarmi queste due partitone di marat.
che porca miseria sembra che gioca sempre coi fenomeni!!! possibile mai che non riesca a vincere 62 60 61 col numero 200 del mondo, come farebbe il re rogi? noooooo ma scherziamo???

al primo set lo sdraia tanto per dire "ahò io so marà e te te chiami dudi"
al secondo set lo sta per sdraiare poi dice "no vabbè sinnò è troppo facile"
al terzo set dice "ma quanti cavolo de brekke te devo da fa pe´ vince sta partita?"
al quarto set pensa "ma se a michelino schumy je piaceva ´a pioggia provamo ´n po´ a fa´ piove e vedemo se indorre sei bravo come me"
al quinto set sentenzia "ahò ma c´ha propio raggione er pemulis, me conviene giocà quattro ore almeno dopo invece de allenamme me pozzo annà a diverì co´ a safinette de turno!"

in sostanza, davai marat. davai davai davai. :love:

Michael_Pemulis said...

perfetto piccola romana, e complimenti per lo stile!!! Gli eredi di Trilussa potrebbero accusarti di plagio :-)

Terza di Copertina.

"Cementi di Gloria" è l'opera prima di Paolo Ricaldi, aka Mr. Pemulis, che nell'estate 2007 ha girato in lungo e largo i tornei di preparazione agli Us Open - il c.d. minicircuito chiamato Us Open Series - è tornato sano e salvo, anche se un po' intossicato di Tennis, e ci ha raccontato quanto visto, sentito e percepito nel Nuovo Mondo.
In questo reportage, che è un viaggio picaresco nel nordamerica, intorno al "vuoto" dello showbiz, l'autore alterna con grande potenza espressiva cronache sportive esilaranti, pagine di letteratura minimalista, storie surreali, incubi metropolitani abitati da personaggi dai nomi improbabili e aneddoti irresistibili; e lo fa utilizzando una vasta gamma di registri, che vanno dal comico al noir. Ne risulta un inno sghembo al tennis e alla vita in generale, che fa' di Ricaldi, la "next big thing" del panorama letterario mediterraneo.