Tuesday, January 30, 2007

Un ranking...stimolante!

Il ranking e’ da molti anni a questa parte la mia lettura da gabinetto preferita. Ha sostituito i fumetti, almeno ogni lunedi’. Al momento in cui scrivo David Nalbandian è fuori dai Top 10, per la prima volta dal novembre 2005. Fa il suo ingresso tra i primi dieci Tommy Haas, dopo circa oltre 4 anni dalla sua ultima presenza nel “Club” ristretto. Come già anticipato, Gonzalez raggiunge la posizione n.5, che coincide anche con il suo best ranking. Tra coloro che hanno raggiunto il best ranking, vi segnalo: Djokovic (n.13), Murray (n.14), Del Potro (n.67), Vassallo Arguello (n.72), Udomchoke (n.77), Bozoljac (n.101), Zverev (n.130) e il buon Fabio Fognini, che entra per la prima volta nei primi 200 (al n.194) dopo aver disputato la finale del Challenger di Santiago, in Cile. Molto vicino al suo best ranking e’ Montocourt, dopo aver incassato i punti della vittoria del Torneo Challenger di Durban. In campo femminile, Serena Williams, che in un anno ha giocato solo 8 tornei, balza dalla posizione n. 81 alla n.14. Jelena Jankovic entra per la prima volta in carriera tra le Top 10, Nicole Vaidisova raggiunge il suo best ranking (n.9 al mondo a 17 anni). Martina Hingis scavalca Nadia Petrova e raggiunge il suo best ranking dopo il comeback (n.6). Schiavone e Pennetta arretrano ulteriormente, mentre Roberta Vinci e’ di nuovo fuori dalle prime 100. Lucie Safarova recupera una posizione più adeguata alla qualita’ del suo tennis, passando dal n.70 al n.31. Raggiungono il best ranking Garbin (n.28), Poutchkova (n.34), Radwanska (n.46), Birnerova (n.59) e Azarenka (n.73). Alicia Molik rientra tra le prime 100, mentre Tamira Paszek, 16 anni appena compiuti, passa dal n.187 al n.124.

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Terza di Copertina.

"Cementi di Gloria" è l'opera prima di Paolo Ricaldi, aka Mr. Pemulis, che nell'estate 2007 ha girato in lungo e largo i tornei di preparazione agli Us Open - il c.d. minicircuito chiamato Us Open Series - è tornato sano e salvo, anche se un po' intossicato di Tennis, e ci ha raccontato quanto visto, sentito e percepito nel Nuovo Mondo.
In questo reportage, che è un viaggio picaresco nel nordamerica, intorno al "vuoto" dello showbiz, l'autore alterna con grande potenza espressiva cronache sportive esilaranti, pagine di letteratura minimalista, storie surreali, incubi metropolitani abitati da personaggi dai nomi improbabili e aneddoti irresistibili; e lo fa utilizzando una vasta gamma di registri, che vanno dal comico al noir. Ne risulta un inno sghembo al tennis e alla vita in generale, che fa' di Ricaldi, la "next big thing" del panorama letterario mediterraneo.