Thursday, January 18, 2007

Rafa o Non Rafa, questo e' il problema!

Fuori dal suo habitat naturale (leggi: terra rossa) Rafa è sempre sotto osservazione, in maniera forse eccessiva. Ha appena vinto un match e gia’ in molti si esercitano a pronosticare chi sara’ il suo futuro killer. Uno sport inutile, che viene ingiustamente praticato solo su Rafa. In questa sede ci limiteremo ad analizzare schematicamente il match odierno contro Kohlschreiber.
La chiave del match: i molti errori (forzati e gratuiti) di diritto del tedesco. Ha buttato via tanti punti ben costruiti, probabilmente a causa di una scarsa confidenza con lo spin esasperato di Nadal. Nei primi due set il tedesco non ha sfruttato le occasioni avute sul servizio di Nadal (ha convertito una sola palla break su nove) e questo basso rendimento nei punti importanti gli è costato il match.
La trama: l’avversario a fare gioco e Rafa, dietro la linea di fondocampo, a rispedire indietro il possibile e l’impossibile.
I progressi di Rafa: più aggressivo del solito. Giocando piu’ vicino alle linee ha obbligato l’avversario a spostarsi parecchio per giocare i suoi colpi.
La nota stonata: il servizio di Rafa e’ work in progress, avrete tutti notato che sta provando a velocizzare ed ampliare il movimento. Ne consegue una percentuale di prime più bassa della media, un saldo negativo tra ace e doppi falli e meno punti del solito portati a casa con la seconda. Sara’ interessante vedere Rafa alle prese con Stan Wawrinka, che ha una palla piu’ pesante di Kohlschreiber; vedremo se lo spagnolo sapra’ essere aggressivo o si limitera’ a remare. E’ molto probabile che chi si aggiudichera’ il confronto sulla diagonale che va’ dal dritto di Nadal al rovescio di Wawrinka portera’ a casa il match. E per il momento ci fermiamo qui, senza prendere in esame la possibilita’ che Rafa possa trovare sulla sua strada Blake o Berdych. One step at a time, OK?

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Terza di Copertina.

"Cementi di Gloria" è l'opera prima di Paolo Ricaldi, aka Mr. Pemulis, che nell'estate 2007 ha girato in lungo e largo i tornei di preparazione agli Us Open - il c.d. minicircuito chiamato Us Open Series - è tornato sano e salvo, anche se un po' intossicato di Tennis, e ci ha raccontato quanto visto, sentito e percepito nel Nuovo Mondo.
In questo reportage, che è un viaggio picaresco nel nordamerica, intorno al "vuoto" dello showbiz, l'autore alterna con grande potenza espressiva cronache sportive esilaranti, pagine di letteratura minimalista, storie surreali, incubi metropolitani abitati da personaggi dai nomi improbabili e aneddoti irresistibili; e lo fa utilizzando una vasta gamma di registri, che vanno dal comico al noir. Ne risulta un inno sghembo al tennis e alla vita in generale, che fa' di Ricaldi, la "next big thing" del panorama letterario mediterraneo.