Friday, January 12, 2007

AO Qualificazioni: Non ci resta che...Luzzi.

L’invio dei caschi blu non e’ servito a proteggere dalla capitolazione gli italiani impegnati nelle qualificazioni. Forse – perdonatemi la freddura – servivano “regole d’ingaggio” più severe, simili a quelle vigenti in Libano, con tanto di autorizzazione a versare una miscela di Guttalax e Toblerone disciolto nel caffe’ e latte dei nostri avversari. Alla fine della seconda giornata raccogliamo i cocci di questa missione in Australia, con il solo Federico Luzzi ancora in corsa per un posto in tabellone (l’aretino giocherà stanotte il match decisivo contro Alan Mackin, il giustiziere di Sanguinetti, che nel frattempo ha spazzato via anche Bogomolov Jr.). La sconfitta di Simone Bolelli per mano di Daniel Koellerer è una ferita aperta, che sanguina: 27 errori non forzati del bolognese contro i 4 del suo avversario. L’unica spiegazione è che Simone, a corto di energie dopo la maratona del primo match contro Jones, abbia provato ad accorciare lo scambio e a provare frettolosamente il vincente, senza costruirsi il punto. Vado a memoria, ma non ricordo un’edizione dello Slam in cui alla fine della seconda giornata di Quali tutti i tennisti italiani – meno uno – erano fuori gioco. Alzi la mano chi se la sente di commentare il sorteggio di Bracciali, Schiavone e Co. nel tabellone principale.

2 comments:

Anonymous said...

Alzo la mano...e dico che secondo me l'unico italiano che ha qualche possibilità (tra gli uomini) di arrivare al 2° turno è Seppi, ma solo se tra i qualificati pescasse.....Luzzi!!!! Tra l'altro che l'aretino si qualifichi è tutto da verificare...anche perchè mackin sembra in gran spolvero e luzzi non brilla certo per affidabilità...

Michael_Pemulis said...

su Luzzi hai avuto ragione, peccato dopo aver giocato cosi' bene primo set...Seppi ha preso Bobby Reynolds, gli è andata bene! con Gabashvili, Chiudinelli o Brian Wilson avrebbe rischiato grosso.

Terza di Copertina.

"Cementi di Gloria" è l'opera prima di Paolo Ricaldi, aka Mr. Pemulis, che nell'estate 2007 ha girato in lungo e largo i tornei di preparazione agli Us Open - il c.d. minicircuito chiamato Us Open Series - è tornato sano e salvo, anche se un po' intossicato di Tennis, e ci ha raccontato quanto visto, sentito e percepito nel Nuovo Mondo.
In questo reportage, che è un viaggio picaresco nel nordamerica, intorno al "vuoto" dello showbiz, l'autore alterna con grande potenza espressiva cronache sportive esilaranti, pagine di letteratura minimalista, storie surreali, incubi metropolitani abitati da personaggi dai nomi improbabili e aneddoti irresistibili; e lo fa utilizzando una vasta gamma di registri, che vanno dal comico al noir. Ne risulta un inno sghembo al tennis e alla vita in generale, che fa' di Ricaldi, la "next big thing" del panorama letterario mediterraneo.