Friday, January 05, 2007

X-Man: conflitto finale.

Premetto di non aver seguito il Torneo di Chennai, ma sollecitato da un paio di amici non perdo l’occasione per parlare del mio pupillo. Anzi forse ci sarebbe da parlare dei miei pupilli, perchè anche Jeca Jankovic è partita molto forte, ma limitiamoci a due righe su X-Man, al secolo Xavier Malisse . Il talento cui di tanto in tanto la mente va alla deriva ha raggiunto la Semi a Chennai. Chi ha visto il match contro Santoro, mi ha riferito che è stato il massimo dell’intrattenimento. Si perchè anche Fabrice è una roba incredibile, tra l’altro quest’anno inaugura la ventesima stagione da professionista (nel 1988 giocò i Quarti a Cherbourg, vado a memoria). Ohhh X-Man, tu non sei Santa-Claus e domani è il Giorno dell’Epifania, ma io voglio chiederti ugualmente di farti e di farmi un regalo: batti Nadal, ti scongiuro. Devi farlo e hai gli strumenti per farlo. Stasera fatti fare un bel massaggio e sparati una sana dormita, perchè domani Ti voglio fresco e concentrato. Se vedi che Rafa ti rimanda indietro ogni cosa, non precipitarti, prenditi tempo tra un punto e l’altro e soprattutto tra la prima e la seconda. Varia molto, attaccalo senza mai dargli la stessa palla. Te lo chiedo perchè so’ che puoi farlo. Caricati mentalmente, senza sclerare. Se può aiutarti, prova ad immedesimarti nei panni del Mutante buono, il Dottor Xavier o Wolverine per esempio, e pensa a Rafa come al pericoloso Magneto, che nel conflitto finale dispone di una preziosa arma: la consistenza. Una qualità che di solito ti manda fuori di testa. Pretendo tanto, lo so. E il fumetto che ho citato non ti piace. Forse preferivi Sin City. :-)

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Terza di Copertina.

"Cementi di Gloria" è l'opera prima di Paolo Ricaldi, aka Mr. Pemulis, che nell'estate 2007 ha girato in lungo e largo i tornei di preparazione agli Us Open - il c.d. minicircuito chiamato Us Open Series - è tornato sano e salvo, anche se un po' intossicato di Tennis, e ci ha raccontato quanto visto, sentito e percepito nel Nuovo Mondo.
In questo reportage, che è un viaggio picaresco nel nordamerica, intorno al "vuoto" dello showbiz, l'autore alterna con grande potenza espressiva cronache sportive esilaranti, pagine di letteratura minimalista, storie surreali, incubi metropolitani abitati da personaggi dai nomi improbabili e aneddoti irresistibili; e lo fa utilizzando una vasta gamma di registri, che vanno dal comico al noir. Ne risulta un inno sghembo al tennis e alla vita in generale, che fa' di Ricaldi, la "next big thing" del panorama letterario mediterraneo.