Thursday, January 04, 2007

Hopman Cup 2007: Scarabocchi.

Carriera = Calvario? Per Mark Philippoussis purtroppo è così. Il comeback tanto proclamato non c’e’ stato, la potente “macchina da guerra” è andata fuori strada al secondo giro, nel quarto game del match iniziato martedì scorso contro il francese Jerome Haehnel. La risonanza magnetica ha confermato la peggiore delle previsioni: rottura della cartilagine laterale del menisco al ginocchio destro, il ginocchio ancora sano. In queste ore l’australiano si sottoponendo ad un delicato intervento chirurgico di ricostruzione della cartilagine lacerata. Che altro aggiungere?
Gli amici indiani insistono nel sostenere che “Sania Mirza is on fire”, ma, tant'è, per loro sostenere la Mirza è un atto di fede. Vi confesso che nel corso della competizione, l’asiatica è la tennista sulla quale ho preso più appunti. Vi risparmio i tecnicismi e vengo subito al punto: è una colpitrice straordinaria, dotata di una forza esplosiva da brividi, ma sarà una giocatrice completa, quando sarà capace di seguire un piano di gioco mirante a valorizzare suoi punti di forza. Comunque i progressi sono innegabili, anche sul piano del fitness.
Una cosa divertente che vorrei fare più spesso: assistere ad un match di doppio misto come quello interpretato dai fratelli Ancic e dal duo Mirza-Bopanna. Servizi super-sonici, punti veloci, volée di opposizione giocate quasi alla cieca, un estremo equilibrio spezzato da un paio di punti, la sensazione è quella di assistere ad una partita a scacchi giocata a 32x. E’ paradossale, ma vedere Mario Ancic servire a 240 km/h sembra quasi normale. Chi mi ha stupito è Rohan Bopanna, lo avevo visto l’anno scorso a Chennai senza restare sbalordito. E invece, per qualche istante, nel secondo set, ho avuto la sensazione che in campo vi fosse Leander Paes con un servizio più pesante.
L’injury time-out di Nadia Petrova: non si è trattato del remake del film già visto in occasione della recente finale del torneo di Stoccarda. Pare che la russa abbia un problema ai muscoli addominali e che il suo fisioterapista l’abbia raggiunta con il primo volo dal Sud Africa.

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Terza di Copertina.

"Cementi di Gloria" è l'opera prima di Paolo Ricaldi, aka Mr. Pemulis, che nell'estate 2007 ha girato in lungo e largo i tornei di preparazione agli Us Open - il c.d. minicircuito chiamato Us Open Series - è tornato sano e salvo, anche se un po' intossicato di Tennis, e ci ha raccontato quanto visto, sentito e percepito nel Nuovo Mondo.
In questo reportage, che è un viaggio picaresco nel nordamerica, intorno al "vuoto" dello showbiz, l'autore alterna con grande potenza espressiva cronache sportive esilaranti, pagine di letteratura minimalista, storie surreali, incubi metropolitani abitati da personaggi dai nomi improbabili e aneddoti irresistibili; e lo fa utilizzando una vasta gamma di registri, che vanno dal comico al noir. Ne risulta un inno sghembo al tennis e alla vita in generale, che fa' di Ricaldi, la "next big thing" del panorama letterario mediterraneo.